Contestate affermazioni in cui risulta la "negazione della legittimità di Papa Francesco, la rottura della comunione con Lui e rifiuto del Concilio Vaticano II". Viganò: "Considero le accuse contro di me un onore”
Carlo Maria Viganò, ex Nunzio del Vaticano negli Stati Uniti, è stato accusato di scisma. La notizia è arrivata dopo la convocazione del monsignore da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede (prima conosciuto come Sant’Uffizio), guidato dal cardinale argentino Victor Manuel Fernandez, con cui gli è stato dato modo di prendere nota delle “prove” a suo carico. I motivi: la continua delegittimazione di Papa Francesco e del suo operato, nonché il “rifiuto del Concilio Vaticano II".“Considero le accuse contro di me un onore”, ha commentato l’ex Nunzio.
“Perseguitato per la mia fede”
Questa convocazione da parte del Dicastero segna l’inizio di un processo penale extragiudiziale. L’ex Nunzio in Usa, invitando a pregare per i “perseguitati a causa della loro fede”, ha sottolineato: “Nessun cattolico degno di questo nome può essere in comunione con questa 'chiesa bergogliana' perché essa agisce in evidente discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo". Nelle dichiarazione, il monsignore ha fatto riferimento a quanto avvenuto negli Anni 70 all'arcivescovo Marcel Lefebvre che “fu convocato e accusato di scisma per aver respinto il Vaticano II”. “La sua difesa è mia; le sue parole sono mie; e le sue argomentazioni sono mie”, ha detto Viganò.
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Parolin: “Non so cosa sia successo”
"Monsignor Viganò ha assunto alcuni atteggiamenti a cui deve rispondere”. Così il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha commentato l’accaduto a margine di un evento all’Università Urbaniana, assicurando – lo rifersice Vatican News - che gli sarà data la “possibilità di difendersi”. “Mi dispiace tantissimo – ha aggiunto il cardinale come nota personale - io l'ho sempre apprezzato come un grande lavoratore molto fedele alla Santa Sede, in un certo senso anche di esempio, quando è stato Nunzio apostolico ha lavorato estremamente bene, cosa sia successo non lo so".
Monsignor Viganò contro Papa Francesco
Gli attacchi a Bergoglio vanno avanti da anni, l’ultimo risale a dicembre 2023, in occasione del documento Fiducia Supplicans sulla benedizione delle coppie gay e Viganò parò di "falsi pastori, servi di Satana ad iniziare dall'usurpatore che siede sul soglio di Pietro". Ancora, l’ex Nunzio è salito alla ribalta per le sue posizioni no-vax e per i videocomunicati in cui è intervenuto sui temi della politica italiana. Quando Giorgia Meloni è salita al governo ha commentato: "Possiamo ragionevolmente pensare che la prossima presidente del Consiglio vorrà rivedere le proprie posizioni filo-atlantiste ed europeiste, tornando ad assumere quel ruolo di vera alternativa di Destra all'egemonia dell'ordo-liberismo e della sinistra".