Maxi operazione a Roma per droga, 28 arresti: anche un ex della Banda della Magliana

Cronaca

I carabinieri stanno eseguendo l'ordinanza emessa dal gip di Roma che dispone misure cautelari nei confronti di 28 persone. Dalle indagini è stata accertata l'esistenza del sodalizio criminale, con base nella Capitale e operativo nell'area della Magliana e sul litorale laziale, capeggiato - secondo gli investigatori - da Marcello Colafigli, nonostante si trovi in regime di semilibertà

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Maxi operazione dei carabinieri questa mattina contro un gruppo criminale con base logistica nella Capitale. Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma stanno eseguendo 28 misure cautelari (11 in carcere, 16 ai domiciliari e un obbligo di firma). Per gli investigatori, a capo c'era uno dei promotori storici della Banda della Magliana, Marcello Colafigli, che nonostante in regime di semilibertà, sarebbe riuscito a pianificare cessioni e acquisti di ingenti quantitativi di droga dall'estero mantenendo rapporti con esponenti della 'ndrangheta, camorra e della mafia foggiana.  

Dall'alba, su delega della Procura di Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nella provincia di Napoli, supportati dai comandi dell'Arma territorialmente competenti, hanno eseguito misure cautelari, emesse dal Gip di Roma, nei confronti di 17 persone (7 in carcere e 10 ai domiciliari), di cui 13 indiziate di appartenere a una organizzazione dedita a truffe ed estorsioni in danno di anziani e gli altri 4 di averli aiutati nell'esecuzione dei colpi. La 'centrale' era a Napoli, con telefonate si adescavano le vittime, su auto a noleggio i truffatori le raggiungevano a Roma e in altre città. 
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Il coinvolgimento di Marcello Colafigli

Le 28 persone sono accusate, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale. Dalle indagini, avviate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e dirette dalla Dda di Roma nel giugno 2020, è stata accertata l'esistenza del sodalizio criminale, con base logistica nella Capitale e operativo nell'area della Magliana e sul litorale laziale, capeggiato - secondo gli investigatori - da Marcello Colafigli che, nonostante in regime di semilibertà, sarebbe riuscito a pianificare cessioni ed acquisti di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti  dall'estero. Colafigli è stato riconosciuto insieme a Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Nicolino Selis, come uno dei promotori del gruppo criminale della Banda della Magliana. Gravato da più ergastoli, è stato condannato, tra l'altro, per il sequestro e l'omicidio del Duca Massimo Grazioli Lante della Rovere (considerata l'azione con cui la Banda ha iniziato la propria attività criminale) e l'omicidio, come mandante, di Enrico De Pedis.

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