Montecitorio, ex deputato espone bandiera palestinese balcone: rimossa

Cronaca
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Gesto dimostrativo compiuto da Stefano Apuzzo, candidato alle prossime europee con Avs: "Voglio ricordare alle istituzioni e al governo italiano che c'è un massacro in corso a Gaza, sono morte 35mila persone la maggior parte donne e bambini, basta rifornire armi italiane a Israele"

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Esce da una delle finestre della Camera che affacciano su piazza Montecitorio. Al primo piano del palazzo. Dopo aver camminato lungo il cornicione, raggiunge il balcone della Sala della Lupa, sopra l'ingresso della Camera. Lì appende due bandiere della Palestina: è il gesto dimostrativo compiuto da Stefano Apuzzo, ex deputato dei Verdi. "Voglio ricordare alle istituzioni e al governo italiano che c'è un massacro in corso a Gaza, sono morte 35mila persone la maggior parte donne e bambini, basta rifornire armi italiane a Israele", ha spiegato l'ex deputato, candidato alle Europee con Avs, prima di lasciare la Camera. I commessi di Montecitorio hanno poi rimosso le bandiere.

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Il gesto

Napoletano classe 1966, Apuzzo è stato eletto a Montecitorio con i Verdi nel 1992. A lungo assessore a Rozzano, a sud di Milano, ha spiegato che la sua intenzione era inizialmente "esporre le bandiere in tribuna in Aula, ma appena sono entrato la seduta è stata tolta". Così, dopo essere andato nella Sala Aldo Moro, dove era allestita una mostra – racconta Apuzzo, spiegando di essere anche un critico d'arte – “ho visto la finestra aperta e sono uscito scavalcando, poi ho camminato per una decina di metri sul cornicione e ho appeso le bandiere al balcone. Un po' come feci quasi 30 anni fa al palazzo dell'ambasciata di Francia con Marina Ripa di Meana, per protestare contro gli esperimenti nucleari di Chirac. Ma là il cornicione più era più stretto...". Questa volta il gesto serviva “per dare una sveglia a istituzioni e governo, serve il cessate il fuoco, vanno liberati gli ostaggi israeliani e i due milioni e mezzo di palestinesi tenuti in ostaggio da Netanyahu, basta armi italiane a Israele, e stop al genocidio a Gaza. L'Italia con Leonardo e Oto Melara è protagonista di quello che sta succedendo a Gaza. Poi abbiamo accordi nazionali su sicurezza e tecnologia con Israele. Il mio gesto è dedicato ai ragazzi accampati in tutta Italia e nel mondo che protestano contro gli accordi con le universita israeliane, che possono avere anche riverberi militari”.

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