L'obiettivo del fascicolo aperto dalla Procura è verificare eventuali negligenze da parte della madre e del padre del piccolo di cinque mesi. Solo dopo l'autopsia saranno fissati i funerali, in occasione dei quali probabilmente il Comune di Palazzolo dichiarerà il lutto cittadino
Non è stata ancora fissata la data dell'autopsia che è stata disposta sul corpo del piccolo Michele, il bambino di cinque mesi morto dopo essere stato azzannato
dal pitbull di proprietà dei suoi genitori, mentre era accudito dalla nonna. L'esame autoptico è stato richiesto dal magistrato, il sostituto procuratore Michele Paternò, a cui è stato affidato il fascicolo aperto ieri dalla Procura di Vercelli. L'inchiesta è indirizzata anche all'accertamento di eventuali negligenze da parte dei proprietari del cane e sarebbero stati portati via dall'abitazione dove la coppia viveva con bebè e nonna, altri due cani di proprietà della famiglia. Erano stati gli stessi genitori, una volta rientrati in casa, a lanciare l'allarme e a portare il figlio in fin di vita verso l'elisoccorso, atterrato nel campo sportivo del paese per un tentativo estremo di salvarlo. Solo dopo l'autopsia saranno fissati i funerali, in occasione dei quali molto probabilmente il Comune di Palazzolo dichiarerà il lutto cittadino.
Quello di Vercelli è l'ennesimo caso
Animalisti e associazioni dei consumatori hanno reagito all'ennesima tragedia chiedendo nuovamente di regolamentare "con urgenza la detenzione di determinate razze o simil-razze" come sottolinea l'Oipa. I casi simili infatti si ripetono, dal bambino di un anno morto a Eboli, ad altre due aggressioni finite senza conseguenze estreme nel Foggiano, ai danni di una bimba e di un'adolescente, di cui era stata data notizia proprio ieri. Viene inoltre evidenziato dal Codacons come "l'aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotta dall' ex ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza", chiedendo un "patentino per i cani potenzialmente pericolosi". Dall'Aidaa, che esprime vicinanza alla famiglia, arriva intanto un appello anche per il pitbull: "Annunciamo fin da ora che faremo tutto il possibile per garantire salva la vita di quel cane, che in fondo si è solo comportato come il suo istinto gli ha suggerito". L'animale ora si trova in un canile della zona.