Un uomo di 65 anni e una donna di 62 sono stati trovati morti all’interno del loro appartamento a Palermo in via Notarbartolo. La donna era un'agente della polizia municipale. A trovare i corpi senza vita la figlia della coppia
Sono stati trovati morti all'interno del loro appartamento al secondo piano in via Notarbartolo 49 a Palermo i coniugi Pietro Delia, 65 anni, e Laura Lupo, 62 anni. La donna, agente della polizia municipale, impugnava ancora l’arma. Sarebbe essere stata lei, dunque, a uccidere il marito ex commercialista e poi a puntare l’arma contro se stessa. A lanciare l'allarme sarebbe stata la figlia della coppia: non riuscendo a entrare in casa e, visto che i genitori non rispondevano al telefono, ha allertato i soccorsi. Una volta all'interno dell'appartamento, i vigili del fuoco che hanno forzato la porta hanno trovato i cadaveri dei due coniugi riversi per terra. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso, i vigili del fuoco e i carabinieri. La dinamica è al vaglio degli inquirenti e le indagini sono affidate ai carabinieri.
I due coniugi erano tornati insieme da qualche anno, dopo un periodo di separazione. "Non potevamo mai pensare una cosa simile", ha detto un familiare nei pressi dell'abitazione. L'ipotesi che rimpalla in queste ore - senza trovare tuttavia alcuna conferma - è cha tra i due ci fosse una crisi in atto. Marito e moglie erano conosciuti e apprezzati nelle loro attività.
I colleghi: "Tragedia che ci ha colto tutti di sorpresa"
Laura Lupo era in servizio nei vigili urbani da trent'anni. Da qualche anno era distaccata agli uffici del giudice di Palermo. "Siamo sconvolti. La nostra collega era apprezzata da tutti e non avremmo mai pensato a un epilogo così tragico", dice Nicola Scaglione, sindacalista e collega della donna. "Aspettiamo di comprendere cosa sia successo, ma a caldo posso dire che nessuno di noi poteva immaginare una sciagura di questo tenore. Laura era una persona stimata alla quale volevamo tutti bene". "Una storia bruttissima che ci ha colto tutti di sorpresa. Nessuno poteva immaginare un dramma di questo tipo", dice il comandante della polizia municipale Angelo Colucciello.
Un esposto in Procura sull'uso di armi
La Fp Cgil Palermo ha già annunciato la presentazione di un esposto in procura. "Già da tempo avevamo espresso diverse problematiche relative al maneggio delle armi da parte dei lavoratori del comparto e i fatti di oggi potrebbero annoverarsi tra le cosiddette 'tragedie annunciate'", spiegano Gianfabio Monacó, Rsu delegato della Fp Cgil nella polizia municipale a Palermo, Luigi D'Antona, responsabile aziendale e Saverio Cipriano, per la segreteria Fp Cgil Palermo. Secondo il sindacato ci potrebbero essere omissioni nell'applicazioni di leggi e regolamenti che avrebbero potuto scongiurare la tragedia.