Sono accusati di omicidio colposo per omessa custodia di animali. Nel Comune in cui è avvenuto il fatto sarà proclamato lutto cittadino
Sono cinque gli indagati per la morte di Francesco Pio, il bambino di 13 mesi azzannato e ucciso da un pitbull il 23 aprile mattina a Campolongo, una frazione di Eboli, provincia di Salerno. L'accusa rivolta ai padroni dei cani, alla mamma e agli zii del bambino è quella di omicidio colposo per omessa custodia di animali. È prevista per oggi, inoltre, l’autopsia sul corpo del bambino. A Eboli, come spiega il sindaco Mario Conte, sarà proclamato lutto cittadino "non appena la salma del piccolo Francesco Pio verrà liberata e ci saranno i funerali".
Il fatto
Francesco Pio, 13 mesi, il 23 aprile è stato azzannato da due pitbull a Campolongo, Salerno. È morto per le ferite riportate. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo si trovava in braccio allo zio e, mentre stava uscendo di casa, i due cani lo avrebbero azzannato strappandolo dalle braccia dell'uomo che è rimasto illeso. Nel disperato tentativo di salvare il suo piccolo è rimasta ferita anche la mamma che è stata ricoverata in ospedale per le ferite riportate ed è in grave stato di shock. I cani, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Eboli, sarebbero fuggiti da un cortile vicino all'abitazione del bambino, raggiungendo il giardino della villetta della vittima. La padrona dei cani non avrebbe sorvegliato i due pitbull e non sarebbe più residente in zona.