I manifestanti stavano cercando di raggiungere il castello del Valentino dove è in corso la conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli con l'annunciata presenza di numerosi ministri. Le tensioni si sono accese. Gli attivisti hanno cercato di forzare per una decina di minuti il cordone di polizia schierato, ma sono stati respinti con gli scudi
Tensione a Torino nella mattinata del 23 aprile durante il corteo contro il convegno dei ministri da parte dei collettivi universitari. I manifestanti stavano cercando di raggiungere il castello del Valentino, dove era in corso la conferenza "L'Italia tecnologica motore dell'internazionalizzazione" degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli con la presenza di numerosi ministri. Le tensioni si sono accese. Gli attivisti hanno cercato di forzare per una decina di minuti il cordone di polizia schierato, ma sono stati respinti con gli scudi. Il corteo è poi proseguito sulle vie del centro al grido di "Tout le monde deteste la police" "fuori la polizia dal corteo".
"Fuori i sionisti dall'università"
Gli studenti universitari attivisti dei centri sociali e del collettivo Cambiare Rotta sono partiti da Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche di Torino per raggiungere il castello del Valentino, sede della facoltà di Architettura. In testa al corteo lo striscione con la scritta "Fuori i sionisti dall'università: Bernini, Tajani, Lollobrigida non vi vogliamo".
“Palestina Libera”, irruzione al Castello del Valentino
Una decina di ragazzi e ragazze ha fatto irruzione al grido di “Palestina libera” al Castello. I ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già lasciato l'edificio dopo aver partecipato alla sessione mattutina del convegno. La maggior parte dei ragazzi, che affermavano di essere studenti del politecnico di Torino, è stata bloccata prima dell'ingresso nel Salone d'Onore, dove si attendeva la ripresa pomeridiana dell'evento. Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese.
30 le persone identificate
Una cinquantina di attivisti ha cercato di aggirare le forze dell'ordine e c'è stato un parapiglia con la polizia che ha utilizzato gli scudi per respingere i giovani, in corso Cairoli, a qualche centinaio di metri dal castello del Valentino. Oltre 30 persone sono state identificate dalla Digos. Tra queste i militanti del centro sociale Askatasuna che hanno coordinato, secondo gli investigatori, i vari tentativi di sfondamento durante la mattinata. Gli identificati verranno denunciati.