Mattia Giani, eseguita l'autopsia sul calciatore morto dopo un malore in campo

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Proseguono le indagini per la morte del giocatore 26enne del Castelfiorentino che domenica 14 aprile si è sentito male durante una partita ed è poi deceduto la mattina successiva all'ospedale di Careggi. Dalle carte dell’arbitro è emerso che l’ambulanza è arrivata a distanza di 17 minuti dal momento in cui sono scattati i soccorsi al calciatore. Eseguito oggi l’esame autoptico sul corpo del calciatore

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È stata eseguita l'autopsia su Mattia Giani, il calciatore  26enne del Castelfiorentino che domenica scorsa ha accusato un malore durante una partita di Eccellenza con il Lanciotto, a Campi Bisenzio (Firenze). Il decesso è avvenuto  poi lunedì mattina presso l'ospedale fiorentino di Careggi. La relazione dell'esame, eseguito dal medico legale Beatrice Defraia all'Istituto di medicina legale di Firenze, verrà depositata in Procura tra 90 giorni e dovrà far luce sulle cause del decesso del giocatore. Il pm Giuseppe Ledda, che sulla morte del 26enne ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari. Il pm ha anche disposto l'acquisizione del defibrillatore, delle cartelle cliniche e dei certificati medico sportivi. La famiglia Giani ha fatto sapere che nominerà un suo consulente medico legale.

Il referto dell'arbitro

Intanto proseguono le indagini a partire dal referto dell’arbitro della partita Lanciotto-Castelfiorentino sospesa in seguito al malore di Giani. Come ricostruito dal giudice sportivo della Figc - Lega Dilettanti toscana, la prima ambulanza è giunta allo stadio di Campi 17 minuti dopo i primi soccorsi al calciatore. Il giudice scrive che i soccorsi nella circostanza furono dati "dal massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna che intervenivano con massaggio cardiaco e il defibrillatore presente negli spogliatoi", e che "sopraggiungeva dopo 17 minuti una prima ambulanza che proseguiva le manovre di soccorso coadiuvata da altri volontari giunti dopo pochi minuti con altra ambulanza", quindi "i sanitari si prodigavano nei tentativi di rianimazione per poi provvedere all'urgente accompagnamento del calciatore al pronto soccorso più vicino". Per il giudice è giustificata la sospensione della gara - fermata al 14' del primo tempo - anche a causa dello scoramento e dell'inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti, e ha stabilito che ne venga recuperata "la restante parte" da giocare. Multato il Lanciotto di 400 euro "per mancanza di ambulanza e/o medico", "sanzione commisurata al servizio omesso, tenuto conto del fatto occorso". 

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