Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale e nazionale che riguarderà tutti i settori privati, anche in appalto e strumentali. I maggiori disagi sono attesi per il settore dei trasporti. La protesta sarà plurisettoriale e durerà 4 ore. Il trasporto ferroviario si potrà fermare dalle 9.01 alle 13. Quello pubblico locale si fermerà per 4 ore con modalità che varieranno da città in città
I sindacati Cgil e Uil, per giovedì 11 aprile, hanno proclamato uno sciopero generale e nazionale che riguarderà tutti i settori privati, anche in appalto e strumentali. I maggiori disagi sono attesi per il settore dei trasporti. Le sigle guidate da Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri protestano per chiedere politiche e interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per cambiare la delega fiscale del governo e definire una diversa riforma per un fisco "giusto ed equo”. Stando a quanto pubblicato sul calendario del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, lo sciopero sarà plurisettoriale e durerà 4 ore. Secondo quanto programmato, il trasporto ferroviario si potrà fermare dalle 9.01 alle 13. Il trasporto pubblico locale, invece, si fermerà per 4 ore con modalità che varieranno da città in città. Il trasporto marittimo si ferma nelle prime 4 ore del turno mentre Anas nelle ultime 4 ore del turno.
Le motivazioni
I sindacati spiegano che "la salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa". La richiesta è di "cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato", di "superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati" e di "rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende Sanitarie Locali”. Cgil e Uil proseguono dicendo che "lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua a essere pari a 90 miliardi all’anno. La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati, non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze”. Infine, lavoratori e sigle sindacali chiedono un nuovo modello sociale e di fare impresa. "Vogliamo rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle imprese il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno”.
Possibili disagi per trasporto pubblico
La mobilitazione potrebbe causare disagi in particolare per il trasporto pubblico, quindi metropolitane, bus e tram. Come sempre le fasce orarie nel dettaglio saranno pubblicate più in là dalle singole aziende dei trasporti coinvolte.