Pisa, dipendente licenziata dopo aver comunicato di voler cambiare sesso

Cronaca

Protagonista della vicenda una giovane donna che dopo aver comunicato all'azienda la decisione di intraprendere la transizione di genere ha ricevuto una lettera di licenziamento. Ha scelto di fare causa ai datori di lavoro

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Ha comunicato all'azienda per cui lavorava di aver deciso di cambiare genere, e come risposta ha ricevuto una mail che annunciava il suo licenziamento. È accaduto a una giovane donna transgender (biologicamente nata maschio) della provincia di Pisa che ha rivelato la sua storia allo sportello Voice dell'Arci Valdera, che si occupa di raccogliere denunce di discriminazioni in tutta la provincia pisana.

L'azienda: "Scarsa produttività"

La giovane, meno di trent'anni, dopo avere deciso di intraprendere il percorso di transizione ha comunicato ai suoi capi la scelta fatta senza immaginare che a distanza di pochi giorni avrebbe ricevuto una lettera di licenziamento: ufficialmente l'azienda lamenta una scarsa produttività, ma la ragazza crede che si tratti di una discriminazione, convinzione che l'ha portata a fare causa ai suoi datori di lavoro.

Il licenziamento dopo il coming out

Sulla vicenda, anche i responsabili dello sportello Voice di Pontedera mantengono il massimo riserbo per "non rendere identificabile la vittima della discriminazione, ma anche perché c'è una causa in corso ed è giusto che sia l'autorità giudiziaria a pronunciarsi". Secondo quanto riferito dalla giovane all'edizione fiorentina di Repubblica "i fatti risalgono al mese scorso e l'azienda aveva appena fatto nuove assunzioni, salvo poi licenziarmi dopo che ho fatto coming out".

Il logo all'ingresso della sede della Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio) a via Allegri durante la riunione del Consiglio Federale, Roma, 25 giugno 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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