Mattarella chiama il padre di Ilaria Salis: "Vi sono vicino"

Cronaca

"Speravo fossero giorni diversi" ha detto il presidente della Repubblica nella telefonata a Roberto Salis, dopo che ieri il padre di Ilaria aveva mandato una lettera al Quirinale. Giovedì il tribunale di Budapest ha negato i domiciliari alla 39enne italiana detenuta in Ungheria da 13 mesi

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato questa mattina a Roberto Salis dopo che ieri il padre di Ilaria, la 39enne docente italiana detenuta da oltre un anno a Budapest, aveva mandato una lettera al Quirinale. Lo ha reso noto all'Ansa lo stesso Roberto Salis: "Ha ribadito la sua vicinanza personale a me e alla famiglia - ha detto - e mi ha garantito il suo personale interessamento al caso. Lo ringrazio per la solerzia con cui mi ha risposto in meno di 24 ore e soprattutto per la sensibilità e la vicinanza al dramma che sto vivendo con la mia famiglia". "Speravo fossero giorni diversi" le parole pronunciate, tra l'altro, da Mattarella.

 

Il no ai domiciliari e la lettera al Quirinale

Ilaria Salis si trova in carcere a Budapest da oltre 13 mesi con l'accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. Govedì la richiesta dei domiciliari avanzata al tribunale di Budapest dai suoi legali è stata respinta. Roberto Salis ha ringraziato molto per la telefonata il presidente e ha spiegato che, con la sua missiva, voleva segnalare la disparità di trattamento tra due cittadini italiani. Il riferimento è a Gabriele Marchesi, il giovane imputato in Ungheria per gli stessi reati di Ilaria. La Corte d'Appello di Milano ha respinto per lui la richiesta di estradizione da parte dell' Ungheria sottolineando il rischio di una detenzione che non rispetti i diritti inviolabili della persona.

Il capo dello Stato gli ha risposto che si tratta della differenza tra il nostro sistema, ispirato ai valori europei, e il loro sistema e che questa disparità colpisce la nostra pubblica opinione.

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