Ambito da numerosi collezionisti internazionali, dopo una lunga battaglia tra clienti al telefono e in sala, ha raggiunto l’eccezionale risultato di 370 mila euro (inclusi diritti) ed è stato acquistato da un importante compratore newyorkese. Proviene dalla prestigiosa regione indiana del Kashmir, a nordovest della catena Himalayana
4,61 carati. Il peculiare colore blu vellutato, che è il più ricercato e apprezzato. Sono queste le caratteristiche principali del protagonista della straordinaria aggiudicazione che ha contraddistinto l’asta di gioielli organizzata da Aste Bolaffi a Torino: un anello con un prestigioso zaffiro blu del Kashmir. Ambito da numerosi collezionisti internazionali, dopo una lunga battaglia tra clienti al telefono e in sala, ha raggiunto l’eccezionale risultato di 370 mila euro (inclusi diritti) ed è stato acquistato da un importante compratore newyorkese. Il gioiello è stato conferito ad Aste Bolaffi dagli eredi di un’importante famiglia milanese insieme ad altri preziosi.
La prestigiosa provenienza
Il gioiello era privo di certificazioni attestanti la provenienza dello zaffiro. Ma le indagini gemmologiche incaricate al rinomato SSEF di Basilea ne hanno ufficialmente confermato la provenienza: la remota regione indiana del Kashmir, a nordovest della catena Himalayana. Quest’area è particolarmente importante e prestigiosa in quanto nella seconda metà dell’Ottocento fu scoperta una piccola miniera ricca di zaffiri di straordinaria bellezza, poi sfruttata intensamente, solo per pochissimi anni, per volere del maharajah. Questo gioiello, insieme ad altri prestigiosi lotti, hanno trainato una vendita storica per la maison torinese che, con oltre 2,4 milioni di euro, ha messo a segno un record per il proprio dipartimento.
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Le parole dell'amministratore delegato
L’amministratore delegato Filippo Bolaffi, ha dichiarato: "Un'asta memorabile sia in generale, per il record del dipartimento gioielli, sia per questo spettacolare zaffiro, che è la prova del valore aggiunto che Aste Bolaffi può offrire ai venditori. Nello specifico, sono orgoglioso di averlo potuto dimostrare, grazie alla competenza e alla caparbietà della nostra specialist, Maria Carla Manenti, che ha permesso alla famiglia venditrice di vedersi tramutare un bello zaffiro in una pietra dalla provenienza eccezionale. Una volta accertata questa scoperta, certificata dall’autorità suprema in materia da noi interpellata, l’altro valore aggiunto è stato dato dal nostro network internazionale che ha portato a battagliarsi all’asta i più importanti compratori da tutto il mondo, permettendo così il clamoroso risultato".
