Giulia è tra le fondatrici del profilo Instagram "Peso positivo" con cui, insieme a Beatrice sua compagna di stanza durante il ricovero, fa formazione e divulgazione per aiutare chi si trova ad assistere persone che soffrono di disturbi alimentari
Giulia ha avuto un rapporto difficile con il suo corpo già da bambina. A 9 anni deve mettere il busto e questo condiziona la percezione di sé. Per dieci anni, 23 ore al giorno. “All’inizio non mi pesava dover essere così diligente ma è stato limitante in una misura che io all’inizio non ho colto. Questo ha implicato diversi problemi con il mio corpo”, racconta. Oggi Giulia ha 23 anni, studia filosofia e pianoforte. Da adolescente ha sofferto di anoressia.
Il progetto Peso Positivo
Giulia mascherava molto, saltava tanti pasti ma aveva episodi di abbuffate e rimesse. Nascondeva il suo corpo dietro maglioni larghi e sempre con il corsetto ad accompagnarla. È sua mamma nell’estate dei suoi 14 anni che si accorge che qualcosa non va. E inizia il percorso di cura, un percorso difficile perché non era semplice vedere il problema. Lei si guardava allo specchio e vedeva il suo corpo come qualcosa da correggere. Oggi gestisce il profilo Instagram “Peso positivo” insieme a Beatrice, sua compagna di stanza durante il ricovero.
“Per me l’ansia è sempre stata una compagna, sinonimo di una attivazione, motore incessante che mi chiedeva di essere di più. Solo di recente mi sono resa conto di quanto può essere un ricatto”, racconta Giulia.
Generazione AnZia, il podcast
"Generazione AnZia”, è il podcast di Sky tg24 che parla della Generazione Z e dell’ansia, una fusione tra due parole e due entità spesso, entrambe, non così riconosciute. In questo podcast, a cura di Emanuela Ambrosino e Marianna Bruschi, l’approccio è stato quello di partire dalle storie e di affiancare sempre un riscontro medico. Un percorso partito dal Centro Giovani Ponti degli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano, arrivato poi al centro diurno dell’unità operativa di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza del Policlinico di Milano e al San Raffaele, sempre a Milano, nell’unità operativa per i disturbi alimentari e dell’ansia. Nel podcast sentirete il racconto dei ragazzi, le sensazioni, le paure, le difficoltà, ma anche la voce dei medici che hanno seguito il percorso di terapia che li ha aiutati a poter dire “sì, oggi sto bene”. Le puntate della serie sono disponibili su tutte le piattaforme audio e sul sito di Sky tg24.
I disturbi alimentari in Italia
In Italia le persone in cura per disturbi alimentari oggi sono 3 milioni e mezzo. Sono numeri più che raddoppiati negli ultimi anni. E’ un dato forte, impressionante, che arriva dalla relazione presentata al Senato dalla professoressa Laura Dalla Ragione, direttrice della Rete Disturbi del comportamento alimentare Usl 1 dell'Umbria: un documento con i dati raccolti dal Ministero della salute dal 2019 al 2023, incrociando diverse fonti: le schede di dimissione ospedaliera, gli accessi ai centri specializzati, agli ambulatori, al pronto soccorso ma anche le esenzioni.