Padova, il trapper Baby Touchè indagato per detenzione abusiva di armi ed esplosivi

Cronaca
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Ha subito una perquisizione domiciliare da parte della squadra Mobile della città euganea, dopo la pubblicazione di un videoclip in cui brandiva delle armi. In un'altra clip il trapper lanciava invece una bottiglia incendiaria. Sequestrato un machete di 54 centimetri

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Il trapper Baby Touchè è stato oggetto di una perquisizione domiciliare da parte della squadra Mobile della città di Padova. Questo intervento è avvenuto a seguito della pubblicazione di un videoclip in cui il musicista padovano mostrava delle armi. In un'altra clip, lanciava una bottiglia incendiaria contro una targa che raffigurava la sigla della provincia di Padova. Il ragazzo, già al centro di indagini sulle faide fra giovani trapper, in particolare a Milano, è indagato per detenzione abusiva di armi ed esplosivi. Tra le cose sequestrate nella sua abitazione, un machete con una lama di 54 centimetri.

Le armi nei filmati erano softair

Come detto, in un video, postato sul profilo Instagram, il trapper, con addosso una maglia con su scritto Pdgang-Questa è Padova, maneggiava e brandiva assieme ad altri suoi complici quelle che apparivano essere delle armi. Pochi giorni dopo la prima pubblicazione, il filmato veniva sostituito da una nuova versione che si concludeva con il lancio di una bottiglia incendiaria con la quale veniva data alle fiamme la sigla della provincia padovana. Essendo già condannato per reati in materia di armi, la Procura di Padova ha quindi disposto sulla base degli accertamenti della Squadra Mobile la perquisizione dell’abitazione del giovane, alla ricerca delle armi mostrate nel video e di altre armi, munizioni o materie esplodenti comunque abusivamente detenute. Al trapper padovano è stato così sequestrato un machete con lama affilata della lunghezza totale di 54 cm (lo stesso brandeggiato nel video musicale). I poliziotti hanno allo stesso tempo appurato che le armi esibite nel videoclip erano del tipo softair, scongiurando così il possesso ed il paventato impiego di armi vere da parte della gang.

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Il Questore gli aveva vietato di tornare a Padova per tre anni

Gravato da numerosi precedenti di polizia per fatti commessi con violenza alla persona, in occasione dei quali era emerso da parte sua il possesso di coltelli, machete e spray urticanti, il trapper padovano era stato destinatario a fine gennaio di un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Padova col divieto di farvi ritorno per tre anni. Proprio a pochi giorni da quel divieto il giovane ha pubblicato il videoclip musicale, nel quale oltre a brandire armi, pronunciava frasi tipo: "Studio come farvi fuori, non sto scherzando …(…)… disciplina alla Putin …(…)…i miei shotter [tiratori] sono cupi …(…)…sbirri che abusano bimbi".  Alcuni degli altri componenti del gruppo esibivano invece una scritta con la quale chiedevano la liberazione di alcuni loro membri (fra cui anche il fratello del giovane trapper) finiti in carcere per alcuni episodi criminosi consumati in scontri tra bande giovanili, il più grave dei quali è rappresentato dal tentato omicidio di un altro trapper commesso nel giugno del 2022 in provincia di Bergamo.

 

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