"Ho visto una scolaresca in attesa e mi sono offerto di accompagnarla. È stato come rivivere l’esperienza di guida, quando ero impegnato nel dottorato di ricerca a Berlino" racconta Gabriel Zuchtriegel
Quando si dice di necessità virtù. È quello che ha fatto, giovedì mattina, il direttore del Parco Arcgeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, che ha voluto accompagnare alcuni studenti alla scoperta delle meraviglie del sito. L’occasione è arrivata a causa della ritardata apertura dei cancelli del Parco archeologico, determinata dallo svolgimento di un’ assemblea sindacale. Intervistato dal Corriere della Sera, Zuchtriegel spiega: “All’assemblea hanno partecipato tanti lavoratori, così abbiamo avuto qualche difficoltà a garantire la sicurezza in tutta l’area. Grazie al proficuo dialogo con i sindacati, però, per cercare di offrire comunque qualcosa, abbiamo aperto il complesso termale della villa di Diomede e gli ambienti di servizio di Villa dei Misteri. Ho visto una scolaresca in attesa e mi sono offerto di accompagnarla. È stato come rivivere l’esperienza di guida, quando ero impegnato nel dottorato di ricerca a Berlino. Un lavoro, bellissimo ma anche difficile, specialmente con i ragazzi ai quali devi parlare in maniera coinvolgente, altrimenti li perdi”.
Un primo bilancio
Zuchtriegel ha fatto anche un breve bilancio dell’intesa tra il Parco e la Procura di Torre Annunziata per la tutela del patrimonio archeologico. “Dopo un primo accordo siglato dal mio predecessore Massimo Osanna abbiamo rinnovato per due volte il protocollo con l’attuale procuratore Fragliasso. Così è stato possibile lo scavo del sito di Civita Giuliana. Ora lavoriamo su una parte di Villa de Misteri non ancora scavata che si trovava al di sotto di una costruzione abusiva, abbattuta con maggiore celerità”.
I turisti in crescita
Gli investimenti stanno dando dei frutti visto i numeri in crescita dei visitatori. “A febbraio il numero è stato superiore del 15 per cento rispetto al 2023. Ma i record non sono un’ossessione. Se rivedo quei ragazzi di Treviso ascoltare e fare domande, sento che è questo il risultato per cui stiamo lavorando. Non a caso stiamo creando un’offerta stabile per i bambini affinché attraverso il gioco possano imparare. L’idea è accoglierli in un ambiente dedicato. Entro l‘anno dovremmo essere in grado di partire”.