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Il generale Vannacci è indagato per istigazione all'odio razziale a Roma

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Secondo il legale Carta, non ci sarebbe stata alcuna istigazione. La Lega: "Indagini che sono medaglie". Le accuse si sommano a quelle per peculato e truffa relative a delle indennità che il generale dell'Esercito avrebbe percepito mentre era addetto militare a Mosca

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Continua a far discutere “Il mondo al contrario”, il libro autopubblicato da Roberto Vannacci nel 2023. Il generale è indagato a Roma per istigazione all’odio razziale, a causa delle affermazioni contenute nella sua opera prima. Le denunce, presentate da alcune associazioni, si aggiungono alle accuse di peculato e truffa per le quali Vannacci risulta indagato per delle indennità di servizio percepite illecitamente quando ricopriva il ruolo di addetto militare a Mosca. 

“Nessuna istigazione all’odio”

Per il legale Giorgio Carta, difensore del generale, il fatto non sussiste: “L’unica istigazione fatta è quella alla riflessione e alla lettura”, ha affermato. “Nessuna istigazione all'odio o volontà di indicare la supremazia di una razza rispetto ad altre. Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato ‘assolto’. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere prima questa vicenda prima”. 

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La difesa della Lega

In una nota, anche la Lega si è posta a difesa di Vannacci: “Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!”. Proprio il generale potrebbe essere uno dei candidati alle prossime elezioni europee per il partito guidato da Matteo Salvini. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha così commentato questa possibilità, in seguito alla notizia relativa all’indagine per peculato e truffa che pesa su Vannacci: “A me farebbe molto piacere se fosse uno dei portabandiera della Lega in queste battaglie di libertà, di sicurezza, di civiltà, di democrazia, di coraggio. Ma su Vannacci stavo facendo il conto alla rovescia... Vuole candidarsi con la Lega? Tre, due, uno... Indagato! Non ne condivido tutto il suo pensiero, ma se lo stimavo fino a ieri, lo stimo ancora di più oggi. Penso che gli italiani abbiano capito come funziona. D'altronde voi state ascoltando una persona sotto processo. Ma paura zero: più ci attaccano più vado avanti”.

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