
Il terrorismo palestinese a Roma e in Italia: il glossario con i nomi, i fatti, le date
Nel nuovo podcast di Pablo Trincia e Luca Lancise "Sangue Loro – Il ragazzo mandato a uccidere", realizzato da Chora Media per Sky TG24 e Sky Italia, si ricostruisce una stagione dimenticata della storia d'Italia: quella degli attentati di matrice mediorientale. Ripercorriamo alcune delle tappe più significative, in particolare quelle che ebbero come teatro la capitale. Cos'è il Lodo Moro? L'Operazione Ira di Dio? Chi erano i "fedayyìn"?

LA MATRICE MEDIORIENTALE - Tra gli Anni Sessanta e Ottanta un’ondata di attentati di matrice mediorientale scosse l’Europa. Dietro queste azioni ci furono spesso gruppi palestinesi che intendevano richiamare l’attenzione sulla lotta per la liberazione dei territori occupati e sul conflitto in corso da decenni
"Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere", il nuovo podcast di Pablo Trincia
LA GUERRA DEI SEI GIORNI - I target erano lo Stato di Israele, l’Occidente e i Paesi arabi che non appoggiavano pienamente la causa palestinese. Dopo la Guerra dei Sei giorni del 1967, Israele raggiunse la sua massima espansione inglobando la Striscia di Gaza e la Cisgiordania. L'ostilità tra i due fronti crebbe
Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve. MAPPE
In quegli anni Roma divenne uno dei principali teatri del conflitto israelo-palestinese: fu al centro di attacchi terroristici compiuti da gruppi palestinesi e di operazioni del Mossad, i servizi segreti israeliani. Da Fiumicino partì nel luglio '68 il primo aereo dirottato battente bandiera israeliana

OPERAZIONE IRA DI DIO - Dopo il massacro alle Olimpiadi di Monaco del '72, le segnalazioni di nuovi possibili attentati si fecero sempre più frequenti. A Roma in piazza Annibaliano venne ucciso nell'ottobre di quell'anno l’intellettuale palestinese con passaporto giordano Wael Zuaiter, rappresentante dell’OLP in Italia. Il suo nome compariva in cima alla lista di Golda, come viene informalmente chiamata l'Operazione Ira di Dio eseguita dal Mossad per l'eliminazione delle persone ritenute direttamente o indirettamente responsabili dei fatti di Monaco
Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia
FIUMICINO '73 - Il 17 dicembre 1973 all’aeroporto di Fiumicino si consumò il primo attentato stragista della Resistenza palestinese, in cui persero la vita 32 persone. Il commando si diede alla fuga prendendo il controllo e poi dirottando un Boeing della Lufthansa. Nello stesso giorno era fissata l’udienza per i terroristi accusati del fallito attentato di Ostia contro un aereo della compagnia israeliana El Al. L’obiettivo del commando sarebbe stato la premier Golda Meir atterrata il 14 gennaio ‘73 per la sua visita ufficiale in Italia

FMT E ABU NIDAL - La minaccia divenne ancora più forte nel 1974, quando nacque per mano di Abu Nidal, nome di battaglia "il combattente”, il Consiglio rivoluzionario palestinese, organizzazione nota anche come FMT (dall’arabo: Fath/al-Majlis al-Thawrī) che si contraddistinse per le sua spietatezza e per le azioni condotte su scala globale. L'FMT nacque da una scissione di Al-Fatha, guidata dal leader palestinese Arafat, considerato troppo moderato da Abu Nidal che rifiutava l'idea di ogni trattativa di pace

GUERRA DEL LIBANO - Nel frattempo, in Libano deflagrarono le tensioni. Nel 1982 Israele invase il sud del Paese dove si concentravano gli sfollati palestinesi e i nuclei militari dell’OLP, tra cui il vertice militare. La guerra in ambito israeliano venne chiamata Operazione Pace in Galilea

SABRA E SHATILA - Gruppi di cristiani maroniti legati alla Falange e all'Esercito del Libano Sud, alleati di Israele, perpetrarono un massacro di un numero di persone che a seconda delle fonti oscilla tra 700 e 3500 a Beirut Ovest nei campi profughi di Sabra e Shatila, una strage che portò lo scontro a un livello ancora superiore. Lo stesso apparato guidato da Abu Nidal espanse e rafforzò la strategia del terrore con l'obiettivo di vendicare il massacro

ATTENTATO ALLA SINAGOGA - Il 9 ottobre 1982 un commando di terroristi palestinesi appartenenti all'organizzazione di Abu Nidal attaccò la Sinagoga di Roma. Venne ucciso un bambino di due anni, Stefano Gaj Taché, e ferite 37 persone.

Il 14 giugno 1985 si svolse il dirottamento del volo Trans World Airlines 847 fra Atene e Roma. Il 7 ottobre 1985 la nave Achille Lauro battente bandiera italiana venne dirottata da un commando di quattro uomini aderenti al Fronte per la Liberazione della Palestina (FLP), mentre compiva una crociera nel Mediterraneo, al largo delle coste egiziane. Fu ucciso un cittadino statunitense ebreo. Si chiamava Leon Klinghoffer ed era sulla sedia a rotelle. Il dirottamento fu anche all'origine di uno scontro diplomatico tra Italia e Usa, noto come Crisi di Sigonella

IL TRIANGOLO DELLE BOMBE - Nel 1985 la capitale piombò di nuovo nel terrore. Le organizzazioni terroristiche colpirono ripetutamente quello che venne ribattezzato il “triangolo delle bombe”, un’area delimitata da via Veneto, via Barberini e via Bissolati, dove avevano sede molte compagnie aeree e ambasciate

Le azioni furono molto ravvicinate. Ad aprire la serie fu l’attentato contro la compagnia di bandiera delle linee aeree giordane, il 21 marzo. Dopo pochi giorni fu colpita la vicina sede delle linee aeree siriane, poi il 3 aprile l'assalto all’ambasciata giordana e a seguire l’attentato al Café de Paris di via Veneto del 16 settembre

Una spirale di violenza che non accennava ad arrestarsi. Il 25 settembre ad essere colpita fu la sede della British Airways di via Bissolati per mano di un fedayin (in arabo “devoto’ “colui che si sacrifica”) di Abu Nidal. Raffaella Leopardo, una dipendente della compagnia, morì in seguito alle ustioni riportate, dopo alcuni giorni di ricovero

IL SECONDO ATTENTATO A FIUMICINO - Ad avere le conseguenze più tragiche fu l’attentato del 27 dicembre 1985 a Fiumicino per mano ancora una volta degli uomini di Abu Nidal che si accanirono sulle persone in fila ai check-in della compagnia israeliana El Al e dell'americana TWA. A distanza di pochi minuti anche lo scalo di Vienna venne colpito da una cellula di altri 7 uomini

Il bilancio fu di 13 morti, 76 feriti a Roma; 3 morti e 44 feriti a Vienna. Celebre la foto diffusa dalla rivista francese "Paris Match". In copertina il corpo di una giovane donna avvolta in un cappotto blu. In questo scatto del gennaio '86 sono ritratti agenti di polizia armati all'aeroporto di Heathrow nel Regno Unito. In seguito agli attacchi terroristici di Roma e Vienna, si innalzò il livello delle misure di sicurezza in tutta Europa

COS'È IL LODO MORO - Difficile stabilire una verità storica. Nel 2008 l’ex ministro dell’Interno e ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga rivelò l’esistenza di un accordo segreto: “Lo chiamavano Accordo Moro e la formula era semplice: l’Italia non si intromette negli affari dei palestinesi, che in cambio non toccano obiettivi italiani”

Questo patto non ufficiale sarebbe nato da un’idea di Aldo Moro, quattro volte ministro degli Esteri, e avrebbe avuto efficacia soprattutto nel periodo successivo al 1973, sopravvivendo in varie forme al suo ideatore per via del suo largo consenso. L'accordo avrebbe escluso Abu Nidal