Omicidio Carol Maltesi, sì alle aggravanti: ergastolo in appello a Davide Fontana

Cronaca

L’uomo era stato condannato a 30 anni in primo grado per l'omicidio della 26enne nel gennaio del 2022. La difesa in Aula aveva chiesto il giudizio con rito abbreviato ma i giudici hanno accolto la richiesta del sostituto procuratore e hanno riconosciuto le aggravanti della premeditazione e della crudeltà

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Davide Fontana è stato condannato all'ergastolo nel processo d'appello per l'omicidio di Carol Maltesi. L’uomo, accusato di aver ucciso la 26enne a Rescaldina, nel Milanese, l'11 gennaio 2022, era stato condannato a 30 in primo grado. Con la decisione odierna i giudici della corte d'Assise d'appello di Milano hanno condannato alla pena a vita "in parziale riforma" delle sentenza di primo grado, accogliendo dunque la richiesta del sostituto procuratore generale Massimo Gaballo e riconoscendo all'imputato le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. Fontana è stato anche condannato a risarcire 168mila euro alla madre di Carol Maltesi (in primo grado il risarcimento era stato di 50mila euro) e 180mila euro al figlio di 7 anni della donna uccisa. 

Le richieste della difesa

Non sono quindi state ascoltate le richieste del legale di Fontana, Stefano Paloschi, che oggi durante l’arringa davanti alla Corte d’Assise d’appello di Milano aveva ribadito come l'uomo dovesse essere giudicato con il rito abbreviato, quindi con la possibilità di ottenere lo sconto di un terzo sulla pena. Una richiesta che era stata respinta in udienza preliminare in quanto le aggravanti contestate all'imputato avrebbero potuto portare la pena all'ergastolo. Il difensore aveva anche sostenuto come non reggano le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dei motivi futili e abietti, contestate dall'accusa al 46enne e non riconosciute dai giudici della Corte d'Assise di Busto Arsizio in primo grado.

La zia di Carol: "Sono felice, deve pagare"

"Sono felice perché deve pagare, nessuno ha diritto di togliere la vita a un'altra persona". E' il commento di Anna, zia di Carol Maltesi, dopo la condanna all'ergastolo di Davide Fontana. "Ci speravamo, a maggior ragione dopo quanto sentito stamattina con la difesa che ha buttato fango su mia nipote e sulla sua tomba", ha aggiunto la donna

Fontana: “Darei la vita per tornare indietro”

"Ripenso a ciò che ho commesso, e provo grande sofferenza”, ha detto Davide Fontana rendendo dichiarazioni spontanee davanti alla Corte d'Assise d'appello di Milano. “Sono fermamente deciso a voler riparare, per quanto possibile, alla mie azioni e per questo ho chiesto aiuto alle istituzioni". E ha aggiunto: "Vorrei chiedere ancora scusa a tutti" e in particolare "ai genitori di Carol" e al figlio. "Non so se potrò mai essere perdonato per ciò che ho fatto. Darei davvero la mia vita per tornare indietro. Passerò il resto dei miei giorni a cercare di aiutare gli altri".

Il delitto nel 2022

Carol Maltesi, 26 anni, è stata assassinata l’11 gennaio del 2022 a Rescaldina, nel milanese. Davide Fontana l’ha uccisa colpendola ripetutamente con un martello, per poi tagliarle la gola, sezionare il suo corpo e abbandonarne i pezzi nel bresciano. Per settimane, usando il cellulare della giovane, aveva risposto ai messaggi di parenti e amici, fingendosi Carol. Secondo la Procura il 44enne ha agito per motivi legati alle scelte della donna che aveva deciso di trasferirsi a Verona, per stare più vicino al suo bimbo, avuto da una precedente relazione. 

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