Sabrina Fina e Massimo Carandente, chi sono “Fratelli di Dio” dietro la strage di Palermo

Cronaca
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Da quanto è emerso, gli omicidi di Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel sarebbero stati pianificati da tempo: Giovanni Barreca, marito e padre delle vittime, avrebbe contattato Sabrina Fina e Massimo Carandente, conosciuti durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica. I due avrebbero partecipato materialmente ai tre delitti, non solo alla loro ideazione

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"Abbiamo fatto solo del bene", avrebbero detto agli investigatori Sabrina Fina e Massimo Carandente. "Sono confusi e si professano innocenti", ha spiegato il loro avvocato. Non ci sarebbe stato nessun pentimento, nessun tentativo di rinnegare i tre delitti commessi a Palermo. Giovanni Barreca e i suoi complici avrebbero rivendicato gli omicidi della moglie di Barreca, Antonella Salamone, di 42 anni, e dei figli Kevin ed Emanuel, di 15 e 5 anni. "Sono distrutti, quasi entrambi sotto choc, poco lucidi", ha proseguito il legale. "Massimo Carandente è scoppiato in lacrime in modo così forte da inginocchiarsi". 

Pianificazione

A quanto risulta, i tre avrebbero pianificato il tutto da tempo e nei minimi particolari: ci sarebbe stato il tentativo di liberare la casa dell'uomo dal demonio. Sarebbe stato Barreca stesso a contattare la coppia, conosciuta durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica, poi frequentata in privato, e a chiedere di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che - diceva l'uomo - si era impossessato della donna e dei due ragazzini. L'uomo, per motivi ancora non chiari, ha risparmiato la terza figlia 17enne, trovata nella casa dell'orrore illesa e sotto choc. 

Il luogo della strage familiare ad Altavilla Milicia (Palermo), 11 febbraio 2024. Un uomo di 54 anni ha ucciso la moglie e i due figli di 5 e 16 anni. Un'altra figlia di 17 anni è riuscita salvarsi. ANSA/IGOR PETYX

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Fanatismo

Fina e Carandente avrebbero accettato. "Mia sorella mi ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e dovevano essere bruciati e sepolti", ha raccontato Calogero Salamone, fratello di Antonella. I social di Fina e Carandente sono pieni di post a sfondo religioso, da cui emerge il loro fanatismo. I due avrebbero partecipato anche materialmente ai tre delitti. Salamone sarebbe stata uccisa per prima, forse dieci giorni fa: sono stati trovati solo pochi resti carbonizzati. Accanto alle spoglie, sotterrate sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia, paese della famiglia, c'erano vestiti e suppellettili della donna, elementi che fanno pensare a un rituale esoterico.

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Soffocamento

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia 17enne, poi sarebbe toccato ai fratellini che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite. Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell'abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti. 

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La comunità

La comunità di Altavilla Milicia, nel frattempo, è sotto choc. Un mazzo di fiori è stato messo sul banco della classe del liceo artistico di Bagheria Renato Guttuso frequentato da Kevin. Anche la sorella andava nella stessa scuola. "Erano seguiti a casa. La mamma veniva spesso - dice il dirigente scolastico Maria Rita Chisesi -. Adesso dobbiamo sostenere la ragazza e i compagni che sono distrutti". I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. "Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa - aggiunge la dirigente - e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l'influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto i ragazzi hanno sempre frequentato regolarmente e con buoni risultati". E un particolare inquietante viene fuori dai racconti di alcuni amici del liceo artistico di Kevin. Uno degli alunni ha riferito di aver ricevuto il 4 febbraio, pochi giorni prima del delitto, un messaggio. "Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c'erano i demoni in casa - racconta il compagno di scuola -. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio". Forse il nome della setta. 

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