Protesta trattori, il fronte degli agricoltori si divide dopo l’incontro con il governo

Cronaca
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Ieri una delegazione è stata convocata al Ministero dell'Agricoltura per un faccia a faccia con il ministro Lollobrigida. Andrea Papa di Riscatto agricolo: “È andato male, resta presidio". Ma c'è chi non concorda. Invece Calvani di Cra agricoltori traditi annuncia giovedì 20mila agricoltori al Circo Massimo, 15 mezzi sfileranno in centro a Roma

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La protesta degli agricoltori italiani prosegue, ma il fronte di chi sta manifestando sembra ora diviso dopo l’incontro al ministero di ieri. Andrea Papa, uno dei portavoce di Riscatto agricolo, ha detto che "l'incontro di ieri è andato male, siamo usciti solo con delle promesse. Il presidio di via Nomentana quindi resta, anzi lo rafforzeremo. Sono in arrivo altri mezzi. Arriveremo a mille trattori. Lollobrigida ieri è venuto qui senza essere invitato - prosegue - al suo arrivo è stato anche fischiato". Ma il fronte non è compatto. Tra gli agricoltori che appoggiano la protesta del movimento c'è chi la vede diversamente. "Secondo me è stato un confronto costruttivo - spiega Roberto Rosati - il ministro ha promesso che la porta per noi resta sempre aperta". Intanto oggi il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha detto: "A me pare che nessun governo si sia schierato a favore del mondo dell'agricoltura come ha fatto questo esecutivo. Il governo ha fatto tantissimo: depositeremo entro lunedì un emendamento" al Milleproroghe "per ridurre l'Irpef agricola per gli imprenditori con una dichiarazione dei redditi fino ai 10mila euro" ed "altri emendamenti che vanno ad aiutare questo mondo". 

Le diverse anime della protesta

Roberto Rosati, uno dei portavoce degli agricoltori che aderiscono a Riscatto Agricolo, dopo l'incontro di ieri con il ministro Francesco Lollobrigida e la sfilata dei trattori al centro di Roma la mattina e sul Grande Raccordo anulare in serata, oggi ha detto: "Ieri sono successe tante cose. È stata dal mio punto di vista una giornata positiva. Oggi al presidio faremo il punto della situazione e decideremo in maniera condivisa come procedere". Danilo Calvani ha invece annunciato che sarà giovedì alle 15 al Circo Massimo la manifestazione del "Cra agricoltori traditi", l'altro fronte della protesta degli agricoltori. "Ci saranno almeno ventimila persone, un gruppo di nostri trattori partirà in corteo dal presidio di Cecchina e arriveranno nel cuore di Roma, fino a Circo Massimo. Dovrebbero essere una quindicina di mezzi scortati dalle forze dell'ordine". Calvani poi aggiunge: "Quella di giovedì sarà solo la prima delle nostre manifestazioni. La nostra protesta andrà avanti”. Giuliano Castellino, ex leader romano di Forza Nuova, annuncia che 'Ancora Italia' sarà in piazza giovedì con gli agricoltori del Cra: “Popolo e agricoltori uniti come non mai. Giovedì alle 15 tutti a Circo Massimo. Trattori e Tricolori contro Bruxelles e questo governo di venduti”, prosegue Castellino. “Contro tutti i partiti e tutti i sindacati. Per il lavoro, la libertà e il futuro”.

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Cosa è successo ieri

Ieri quattro mezzi di Riscatto agricolo hanno sfilato nel centro storico di Roma, al Colosseo. Qualche ora più tardi l'attesa convocazione c'è stata. Una delegazione ha varcato alle 16 la soglia del Ministero dell'Agricoltura per un faccia a faccia con il ministro Francesco Lollobrigida. La protesta in serata è arrivata sul Grande Raccordo Anulare con oltre cento trattori. Ma il fronte della protesta si spacca sempre più e sale la rabbia degli agricoltori che fanno capo al Cra, il comitato guidato dall'ex forcone Danilo Calvani. "Il ministro prima ha convocato i sindacati agricoli, nostri carnefici che contestiamo apertamente, poi ha finto di parlare con noi chiamando al ministero Riscatto agricolo, movimento che è composto da tutti iscritti al suo partito. Ci sentiamo presi in giro. Chiediamo le dimissioni di Lollobrigida e della premier che sta appoggiando la sua linea" ha tuonato Calvani. Il suo movimento giovedì ha avviato la mobilitazione nella capitale, con sei punti di raccolta alle porte della città e una manifestazione in programma la settimana prossima.

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La protesta sul palco di Sanremo

Nella serata del Festival di Sanremo, a mezzanotte e un quarto, Amadeus ha letto un estratto del discorso presentato dagli agricoltori in protesta. Una versione più breve del documento integrale, consegnato nel pomeriggio all'organizzazione del festival e troppo lungo per le esigenze della diretta televisiva, condivisa con lo stesso Coordinamento nazionale riscatto agricolo. Nel testo, la richiesta di "una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per produttori agricoli e consumatori". Gli agricoltori hanno accettato di non salire sul palco pur di far conoscere i motivi della mobilitazione, mettendo a punto un documento unico: è stata così superata la difficoltà della Rai di trovare un unico interlocutore con cui confrontarsi, dopo le centinaia di email arrivate nei giorni scorsi all'organizzazione del festival, anche da singoli agricoltori, floricultori, produttori o piccoli gruppi, anche a dimostrare la frammentazione delle sigle e delle associazioni scese in piazza in tutta Italia a testimoniare il loro dissenso contro le politiche agricole europee.

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