Basile attacca Segre: "Si dispera solo per bimbi ebrei". Poi si scusa

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In un video, l'ex ambasciatrice critica con toni duri la senatrice a vita, aggiungendo che anche i tedeschi "erano molto buoni con i bambini nazisti: lei vuole imitarli?". E arriva la reazione del figlio di Liliana Segre, Luciano Belli Paci, che spiega di aver chiesto ad Elena Basile di rimuovere il contenuto: "Non mi ha risposto, quindi penso che provvederemo per la querela". La replica di Basile: "Rispetto Segre, ma  le querele aumentano l'antisemitismo"

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Liliana Segre è stata duramente attaccata in un video dall'ex ambasciatrice Elena Basile, secondo la quale la senatrice a vita sarebbe tormentata "solo dal pensiero dei bambini ebrei". Nello stesso video, Basile aggiunge che anche i tedeschi "erano molto buoni con i bambini nazisti [...] lei vuole imitarli?". Non si è fatta attendere la reazione della famiglia Segre, in particolare del figlio Luciano Belli Paci: "Ho scritto alla Basile. 'Tolga di mezzo questa cosa, che è falsa, si scusi, altrimenti la dobbiamo querelare'. Non mi ha risposto, quindi penso che provvederemo per la querela". 

"Rimuova il video o quereliamo"

"Ho voluto scrivere alla Basile, le ho mandato una mail, facendole osservare che aveva detto una cosa completamente falsa - ha scritto il figlio di Liliana Segre - Mia madre ha ripetuto sempre che lei non fa distinzioni, che le fanno una pena infinita i bambini di tutte le nazionalità, di tutte le fedi, quelli israeliani e quelli palestinesi. Quindi quello che ha detto Basile è una cosa totalmente falsa". Poi ha aggiunto: "Mia madre già nei giorni scorsi aveva detto che era per lei un periodo di terribile abbattimento per questa situazione generale. Francamente essere insultata sanguinosamente da un personaggio che si dovrebbe presumere di una certa cultura, come la Basile, ed essere accostata addirittura ai nazisti, perché i nazisti, dice la Basile, avevano cura solo per i propri bambini e mia madre farebbe la stessa cosa, ebbene supera i limiti di qualunque possibilità di tolleranza e decenza. Siamo al di là del bene e del male". 

Liliana Segre, una sopravvissuta all'Olocausto, interviene durante l'incontro per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per trasformare in Memoriale il binario 21 della Stazione Centrale di Milano, 26 gennaio 2012.    MATTEO BAZZI / ANSA

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Le scuse

Arrivano poi le scuse dell’ex diplomatica. "Sono molto spiacente di questo atroce malinteso -scrive in un intervento pubblicato dal Fatto Quotidiano online-. Sono stata tratta in inganno da una intervista, letta forse superficialmente, nella quale il giornalista attribuiva dichiarazioni unilaterali alla senatrice Segre". 

"Non mi importa della querela che credo non abbia basi giuridiche. Mi allarma avere ferito con un paragone inappropriato, la senatrice per la quale ho sempre avuto stima per la sua opera di testimonianza dell’esperienza atroce che ha vissuto. Sarei sconvolta al pensiero di averle arrecato dolore. Mi sono guardata le sue interviste che non conoscevo e le sue parole umane mi hanno commosso. In effetti ha dichiarato in molte occasioni che era triste per la morte dei bambini ebrei e dei bambini palestinesi. Ha anche dichiarato di essere contraria a ogni tipo di vendetta. Sono spiacente per l’accaduto", conclude.

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