Prima vittoria del movimento: la presidente della Commissione Ue von der Leyen annuncia il ritiro della direttiva sui pesticidi, tra i punti più criticati dai produttori. Intanto la mobilitazione si sta allargando in tutta Italia. Diversi mezzi puntano sulla capitale: da giovedì convergeranno lì migliaia di trattori. La protesta potrebbe arrivare anche sul palco del Festival dopo l’apertura di Amadeus. La Rai frena. Meloni da Tokyo assicura che il governo ha fatto il massimo. Manifestazione anche a Strasburgo
Leader protesta trattori: sui pesticidi passo importante
"È un punto di apertura importante, è la prima proposta parzialmente positiva che sentiamo nell'ultimo periodo. Non condividiamo, però, l'idea di dare più soldi a chi lascia i terreni incolti". A dirlo è Danilo Calvani, leader del Comitato degli agricoltori traditi Cra, in merito alla proposta di Ursula von der Leyen di ritirare il regolamento sui pesticidi. "È un primo punto a favore delle nostre proposte, siamo sulla strada giusta. Ma la nostra protesta va avanti. Noi vogliamo i fatti. Chiediamo l'annullamento di tutti i patti bilaterali con Paesi extra Ue che ci stanno uccidendo", ha aggiunto.
Scontro in aula a Strasburgo sulle proteste degli agricoltori
Scontro in aula a Strasburgo sulle proteste degli agricoltori. L'intervento a difesa delle proteste del leader dei popolari Manfred Weber ha scatenato le reazioni di Socialisti e Verdi. "Mentre noi chiedevamo di ascoltare gli agricoltori venivamo trattati come lobbisti e i nostri eurodeputati denigrati per aver ascoltato le loro istanze", ha detto il capogruppo del Ppe, durante il suo intervento sulle conclusioni dell'ultimo vertice europeo. "Gli agricoltori europei non sono persone che vogliono inquinare, non vogliono distruggere la natura, loro conoscono la natura meglio di chiunque altro. Non vogliono maltrattare gli animali, loro con gli animali lavorano tutti i giorni. Non sono dei lobbisti. Noi come Ppe li ringraziamo e saremo sempre al loro fianco", ha aggiunto Weber. Immediata la risposta in aula della leader dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez. "Weber non fa un grande favore al settore agricolo. Il fatto che lei cerca di sbandierare la sua difesa, non è accettabile strumentalizzare a fini elettorali la crisi e le sofferenze di un settore. È chiaro che i problemi ci sono ma le responsabilità sono comuni, o forse il Ppe ha votato contro la riforma della Pac?", ha attaccato Garcia Perez. "Noi Verdi da anni diciamo che la Pac come è stata concepita non è sostenibile per il pianeta e per gli agricoltori. Oggi è il momento di agire e non di fare lo scaricabarile", ha aggiunto da parte sua la capogruppo dei Verdi, Terry Reintke.
Bloccate diverse autostrade anche in Spagna
Come in diversi altri Paesi d'Europa, anche in Spagna prendono slancio le proteste degli agricoltori: dalle prime ore di stamattina sono in corso presidi e marce lente di trattori in diverse province del Paese, con disagi per il traffico che si stanno generalizzando in più strade e autostrade. I manifestanti hanno iniziato a bloccare gli accessi a diversi punti nevralgici per la rete di distribuzione di prodotti alimentari: tra questi, il porto di Malaga e un grande centro logistico a Saragozza. La Direzione generale del traffico ha reso noto che attualmente la circolazione è interrotta su alcune autostrade, tra queste la A-5, in uno dei punti di accesso a Madrid. Le proteste sono in corso anche in altre province, come quelle di Siviglia, Granada, Ciudad Real, Toledo, La Rioja e Valencia, così come in diversi punti della Catalogna. Le manifestazioni in corso non sono state convocate dalle principali organizzazioni agrarie del Paese, che pure hanno annunciato un calendario di mobilitazioni a partire dal prossimo giovedì: "Alcune di quelle di oggi sono state convocate attraverso gruppi di WhatsApp", ha spiegato su Tve Donaciano Dujo, vicepresidente dell'Associazione Agraria dei Giovani Agricoltori.
La protesta dei trattori a Strasburgo
Gli agricoltori bloccano le autostrade nei Paesi Bassi
Le proteste degli agricoltori continuano anche in Europa. Nei Paesi Bassi centinaia di agricoltori hanno bloccato ieri le autostrade e hanno appiccato incendi lungo le principali vie di collegamento. "Ci sono stati degli incendi, sono stati sparati dei fuochi d'artificio e trattori circolano sull'autostrada", ha scritto su X la polizia della regione di Gelderland (centro), affermando che "sono state prese delle misure". Le immagini pubblicate sui social media mostrano mucchi di fieno e pneumatici in fiamme in vari luoghi del Paese. Non ci sono per il momento notizie di eventuali arresti. Gli agricoltori olandesi e belgi si sono uniti giovedì all'ondata di manifestazioni avviate dai loro colleghi francesi a gennaio, che da allora si sono diffuse in gran parte dell'Europa.
I trattori bloccano l’ingresso dell'Eurocamera a Strasburgo
Circa un centinaio di trattori hanno bloccato l'ingresso dell'Eurocamera a Strasburgo, mentre in aula era in corso il dibattito sulle conclusioni dell'ultimo vertice Ue alla presenza della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. La polizia è intervenuta alzando delle barriere mobili per contenere la protesta. Alcune centinaia di manifestanti sono ora radunate di fronte all'ingresso principale, bloccando la circolazione di auto e mezzi pubblici.
Agricoltori Autonomi Alessandria-Asti verso Sanremo
"Gli Agricoltori Autonomi di Alessandria e Asti invieranno un preavviso alla questura di Imperia, perché una delegazione ha intenzione di andare a Sanremo, la sera di venerdì 9 febbraio, durante il Festival". Lo ha fatto sapere il collettivo degli agricoltori con una breve nota, precisando che l'intenzione è di unirsi alla mobilitazione di altri rappresentanti del mondo agricolo per "portare a conoscenza del maggior numero di persone le nostre istanze. A oggi però non conosciamo ancora le modalità della manifestazione e cosa si potrà fare. Sono previsti aggiornamenti il prima possibile". Il presidio preannunciato ad Asti con i trattori, aggiungono, è eventualmente posticipato alla prossima settimana.
Agricoltori, perché protestano in tutta Europa?
In tutto il Continente europeo sono tantissime le manifestazioni contro i tagli nazionali e le politiche europee. Tra le motivazioni c’è anche il tema dell’Ucraina, il cui potenziale ingresso nell’Unione europea potrebbe squilibrare l’attuale ripartizione dei fondi PAC. Ecco i motivi delle proteste
Coldiretti: ritiro proposta pesticidi salva 30% made in Italy
“Il ritiro della proposta di regolamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci (Sur) salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro, messe a rischio dall'irrealistico obiettivo di dimezzare l'uso di agrofarmaci”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che ha commentato così l'annuncio della presidente del Commissione europea Ursula von der Leyen sul ritiro della proposta di direttiva sui pesticidi. Secondo Coldiretti, "i maggiori impatti sulla resa si sarebbero verificati in colture che hanno una rilevanza limitata, come l'uva, il luppolo e i pomodori". "La battaglia per garantire dignità e giusto reddito agli agricoltori italiani non si ferma", ha aggiunto Prandini. Ha sottolineato che "non sarà accettato nessun taglio alle risorse economiche della Politica agricola comune (Pac) agli agricoltori poiché oggi occorre assicurare l'autonomia alimentare dei cittadini europei e favorire il ricambio generazionale. In tale ottica non è possibile neppure che l'allargamento dell'Unione all'Ucraina venga pagato dalle aziende agricole". Serve poi cancellare definitivamente, secondo Prandini, "l'assurdo obbligo di lasciare i terreni incolti che mina la capacità produttiva della nostra agricoltura e favorisce paradossalmente le importazioni dall'estero di prodotti alimentari che non rispettano le stesse regole di quelli europei”.
Trecento trattori in marcia da Matera verso la Puglia
Circa 300 mezzi si sono messi stamattina in marcia da Matera verso Altamura e Cassano delle Murge (Bari). In particolare, gli agricoltori si sono radunati alla periferia della città dei Sassi, lungo la strada statale 99, nei pressi dell'area commerciale di Venusio, e si sono poi diretti verso la vicina Puglia attraverso la ss 96, creando notevoli rallentamenti alla circolazione. Secondo quanto si è appreso, nel corso della giornata i trattori faranno ritorno alla periferia di Matera.
La protesta a Strasburgo
Oggi le proteste arrivano anche a Strasburgo. Cinquanta trattori e oltre cinquecento manifestanti si sono dati appuntamento in mattinata davanti alla sede del Parlamento europeo. Le proteste degli agricoltori toccano quindi anche il capoluogo alsaziano, con le organizzazioni sindacali del mondo agricolo che vogliono proseguire davanti alla sede dell'Eurocamera il ciclo di manifestazioni che da oltre una settimana immobilizza le principali città europee. La polizia francese ha avvertito che sono previsti blocchi alla circolazione e al trasporto pubblico.
Michel: “Agricoltori meritano di essere rispettati”
Alla Plenaria dell'Eurocamera ha parlato anche Charles Michel. "Gli agricoltori meritano di essere rispettati per il lavoro gigantesco che fanno a nostro servizio e per il ruolo che svolgono nella lotta al cambiamento climatico", ha detto il presidente del Consiglio europeo. Va affrontata "la questione di redditi equi", occorre mettere in campo "sforzi per ridurre la burocrazia, per avere regole di gioco eque", ha aggiunto.
I trattori a via Nomentana, a Roma
Von der Leyen: “Dobbiamo fare di più”
"Il terreno fertile è sempre stato la spina dorsale del sostentamento di un agricoltore. Ma dal 60 al 70 per cento dei suoli in Europa è ora in cattive condizioni. Possiamo invertire queste tendenze. E molti agricoltori lo stanno facendo. Ma dobbiamo fare di più", ha detto ancora Ursula von der Leyen. E ha aggiunto: "La conservazione della natura può avere successo solo attraverso un approccio dal basso verso l'alto e basato sugli incentivi. Perché solo se i nostri agricoltori potranno vivere della terra, investiranno nel futuro".
Von der Leyen: per gli agricoltori sussidi pubblici come incentivi
Von der Leyen, parlando alla Plenaria del Pe, ha detto ancora: “Gli agricoltori hanno bisogno di un'argomentazione commerciale valida per le misure di miglioramento della natura, e forse noi non l'abbiamo data in modo convincente, di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi". Ha anche lanciato l'idea di "un'etichettatura premium, ad esempio in collaborazione con i rivenditori e i trasformatori".
Von der Leyen: “Andare oltre un dibattito polarizzato”
Nel suo discorso, von der Leyen si è soffermata a lungo sulle proteste degli agricoltori. "La proposta è stata rigettata dall'Eurocamera e non ci sono progressi neanche in Consiglio", ha sottolineato. "Molti di loro si sentono messi all'angolo .Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell'impatto della guerra di Russia. L'inflazione, l'aumento del costo dell'energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto", ha aggiunto. E ancora: "Abbiamo lanciato il Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura nell'Ue. Abbiamo invitato i rappresentanti del settore agricolo, delle comunità rurali, dell'industria delle sementi e dei fertilizzanti, del settore alimentare, ma anche del settore finanziario, dei consumatori e del settore alimentare, dei gruppi di consumatori e ambientalisti e della scienza. Abbiamo bisogno di analizzare insieme la situazione, condividere idee e sviluppare scenari per il futuro. Dobbiamo andare oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia. La fiducia è la base fondamentale per soluzioni praticabili. La posta in gioco è alta per tutti noi. Il nostro sistema di produzione alimentare è unico".
Von der Leyen ritira proposta regolamento sui pesticidi
Prima vittoria per il movimento di protesta degli agricoltori. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, alla Plenaria del Pe, ha annunciato che proporrà al collegio dei commissari "il ritiro" della proposta legislativa sui pesticidi, tra i punti più contestati dai produttori. “I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell'agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l'agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire", ha detto. Il regolamento, ha aggiunto, è "diventato un simbolo di polarizzazione". E ha spiegato che "una nuova proposta, più matura", sarà fatta in futuro.
Trattori verso Sanremo
Dopo l'invito agli agricoltori al Festival di Sanremo da parte di Amadeus e la smentita da viale Mazzini di accordi in corso, Riscatto Agricolo ha fatto comunque sapere che alcuni trattori, da oggi, si metteranno in marcia da Melegnano e Pavia per raggiungere Sanremo. "Il movimento – ha detto Andrea Papa, tra i coordinatori – accetta l'invito di Amadeus e sta preparando la delegazione di giovani che si recheranno, tra martedì e mercoledì, a Sanremo per portare le proposte degli agricoltori sul palco del festival. Porteremo al festival le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche, determinati a illustrare le molte idee e proposte di noi giovani agricoltori. Se si ferma l'agricoltura crolla tutto. Senza gli agricoltori non vi sarà mai la sovranità alimentare che rende i popoli liberi".
La protesta a Sanremo?
Intanto, la protesta degli agricoltori potrebbe arrivare anche sul palco di Sanremo. Nella conferenza stampa della vigilia Amadeus e Fiorello hanno aperto alla loro presenza. “Protesta giusta, se vengono li accolgo”, ha detto il conduttore. “Siamo in contatto con l'organizzazione per stabilire i dettagli, un nostro rappresentante salirà sul palco”, ha detto uno dei leader della protesta, Danilo Calvani. Secca, poco dopo, la smentita da viale Mazzini: nessun contatto tra la Rai e le associazioni degli agricoltori.
La risposta di Meloni: “Fatto il massimo”
Da Tokyo, è arrivata la risposta di Giorgia Meloni agli agricoltori. "Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori, uno dei principali mondi a cui abbiamo rivolto attenzione, lo dimostrano i fatti, le leggi di bilancio con cui sono state aumentate le risorse, abbiamo rinegoziato il Pnrr portando da 5 a 8 miliardi" i fondi per l'agricoltura, "abbiamo fatto lo sforzo incentivi sul gasolio: abbiamo fatto il massimo possibile, un grande lavoro anche nella difesa dei prodotti di eccellenza come la famosa norma che vieta il cibo sintetico", ha detto la premier. "Si può sempre lavorare per fare meglio e di più, sono sempre disposta ad ascoltare le istanze", ha aggiunto.