Rinasce il "Bronx" di Napoli, sarà rifatto anche il Maradona di Jorit

Cronaca
Gaia Bozza

Gaia Bozza

Viene aperto il primo cantiere, un progetto finanziato anche con fondi del PNRR che – questo è l’auspicio - porterà a un nuovo volto per il quartiere di San Giovanni a Teduccio, martoriato quartiere orientale della città: i due palazzoni, le cosiddette “stecche”, verranno smontati. Al loro posto sorgeranno nuovi edifici e spazi pubblici per accogliere la popolazione. L'artista Jorit sarà coinvolto nel progetto per dipingere nuovamente i murales. 

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A San Giovanni a Teduccio è un giorno di festa. La periferia est di Napoli, che convive con degrado, inquinamento, mancanza di lavoro e criminalità da quando è diventata una ex zona industriale, ricomincia a sperare. Viene aperto il primo cantiere, un progetto finanziato anche con fondi del PNRR che – questo è l’auspicio - porterà a un nuovo volto: i due palazzoni, le cosiddette “stecche”, verranno smontati. Al loro posto sorgeranno nuovi edifici e spazi pubblici per accogliere la popolazione. Siamo a Taverna del Ferro, altrimenti detta da sempre “il Bronx”. Fredde d’inverno e calde d’estate, piene di umidità e muffa, senza manutenzione, tra topi e spazzatura. I palazzi popolari nacquero dopo il sisma in Irpinia del 1980 e sarebbero dovuti essere provvisori: così non è stato, come è purtroppo molto comune in Italia. Vivere in queste palazzine è un sacrificio quotidiano, ed è per questo che gli abitanti di questo quartiere si sono mobilitati a partire dal 2018 con il Comitato di Lotta Taverna del Ferro. 

I lavori di riqualificazione del “Bronx” di Napoli Est

Adesso finalmente la svolta, con il progetto di rigenerazione urbana del Comune di Napoli. I lavori dovrebbero iniziare tra qualche giorno. L’abbattimento deve essere completato entro sessanta giorni. E in seguito partirà la costruzione dei primi 180 alloggi. Per rispettare i tempi imposti dal Pnrr e accedere alla seconda tranche di finanziamento, la costruzione dovrà essere completata entro settembre 2024. Saranno 360 i nuovi alloggi: nelle prime 180 case che verranno costruite saranno trasferite le famiglie che oggi vivono nella “stecca” lato mare. A quel punto, il palazzone sarà smontato e si procederà alla costruzione degli altri alloggi. Poi, secondo il progetto, dovranno essere costruiti nuovi spazi pubblici. L’ammontare complessivo del finanziamento per la realizzazione degli interventi è circa 106 milioni di euro del fondo PNRR, del Fondo Complementare e del Fondo Pon Metro Plus.

Giù il murale di Maradona, ma rinascerà 

Simbolo di Taverna del Ferro sono diventati i quattro murales dell’artista Jorit, in particolare quelli di Maradona e Che Guevara, realizzati nel 2017 proprio per accendere i riflettori su una delle periferie dimenticate di Napoli. Quei lavori hanno poi richiamato diversi turisti, anche e soprattutto dopo la vittoria dello scudetto da parte del Napoli. Quelle opere saranno smontate insieme ai palazzoni per l’opera di riqualificazione urbana. Una necessità che aveva generato delle polemiche, ma che ha trovato una quadra con un tavolo di confronto sulle iniziative artistiche e culturali che coinvolgerà attivamente proprio Jorit. I murales, insomma, nasceranno nuovamente. Una promessa di rinascita che queste opere condividono con il luogo al quale hanno dato voce. 

 

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