Lo hanno deciso i giudici, in accordo con le parti, dopo la richiesta di Giulia Bongiorno, legale della studentessa italo-norvegese coinvolta, motivata dalle condizioni psicologiche particolarmente delicate della sua assistita
Un drappo nero impedirà alla presunta vittima di violenza sessuale di gruppo di vedere gli avvocati della difesa nel contro esame previsto oggi e domani in Tribunale a Tempio Pausania, dove prosegue il processo a porte chiuse a Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, a cui la procura contesta lo stupro. Lo hanno deciso i giudici, in accordo con le parti, dopo la richiesta di audizione protetta per la studentessa italo-norvegese presentata dalla sua avvocata, Giulia Bongiorno, e motivata dalle condizioni psicologiche particolarmente delicate della sua assistita.
Un drappo nero per coprire le reazioni della ragazza
Le domande, però, non saranno filtrate dal presidente del Tribunale, Marco Contu, ma verranno formulate direttamente dai legali della difesa. Si era pensato di rendere meno traumatizzante l'audizione facendo transitare le domande scritte dei difensori al presidente Contu, il quale le avrebbe poi lette alla teste. Alla fine è passata solo la mediazione che prevede la protezione con il drappo nero, così da non rendere visibili le reazioni della ragazza e impedire gli sguardi diretti tra lei e i legali dei 4 imputati.