È partita da piazzale Loreto nel primo pomeriggio la manifestazione pro Palestina a Milano. Corteo che solitamente si svolge il sabato, ma che è stato rimandato ad oggi su richiesta delle autorità per evitare la concomitanza con il giorno della memoria, anche se un migliaio di persone ieri ha tentato comunque di sfilare in via Padova, senza riuscirci per il blocco delle forze dell'ordine
- Alla manifestazione di Milano pro Palestina organizzata questo pomeriggio, sono presenti al alcune centinaia di persone che sfilano tra bandiere e musica. In testa due striscioni dell'associazione Palestinesi d'Italia con scritto "Fermiamo il genocidio a Gaza, salviamo Gaza" e "Contro il regime di apartheid, libertà per il popolo palestinese"
- Presente anche un cartellone scritto a mano con una svastica e la frase: “Sionisti di Israele i nuovi nazisti. Meloni complice dell'imperialismo assassino”. In coda è stata srotolata invece una bandiera gigante della Palestina e uno striscione nero che chiede il cessate il fuoco ora, insieme a uno striscione contro la guerra della delegazione di Rifondazione comunista
- "Ai giornalisti che scommettono sulle divisioni del fronte pro Palestina - ha detto un organizzatore dell'associazione palestinese - diciamo che tutte le associazioni pro Palestina sono presenti qui. Tutti questi cortei sono promossi da tutte le realtà e da tutte le associazioni palestinesi. Siamo tutti palestinesi. E noi non siamo antisemiti. Siamo anti-sionisti e questo va detto e confermato"
- "Qualcuno - ha aggiunto - chiede perché è stato rinviato il corteo che ci doveva essere ieri. Da cittadini e associazioni responsabili rispettiamo le leggi italiane e la volontà degli amministratori anche se non le condividiamo. La libertà di manifestare è un diritto sacrosanto"
- “In Italia, un Paese bellissimo e tra virgolette democratico - ha concluso - comanda una mafia. Ma il popolo italiano deve capire che sul territorio italiano comanda il governo legittimo, non governano gli alleati con i criminali israeliani"
- "La comunità ebraica non può dire di non fare una manifestazione per la Palestina, questo è sbagliato. In tutti i Paesi ci sono state manifestazioni" così ha parlato Khader Tamimi, presidente della comunità palestinese della Lombardia, al corteo pro Palestina a Milano
- "Non tutto il male viene per nuocere - ha aggiunto -. Ieri abbiamo rispettato l'ordine della sicurezza, del ministero, della prefettura e della questura e abbiamo fatto una conferenza stampa per spiegare le nostre motivazioni. E comunque tra noi non c'è nessuno antisemita"
- “Ad ogni modo la decisione di rinviare il corteo è arrivata in maniera storta, perché non era il primo sabato che uscivamo, manifestiamo da tre mesi - ha ricordato - non ci siamo svegliati la mattina del 27 gennaio per fare una manifestazione"
- "La memoria serve per prevenire altri massacri e siamo stati vicino a tutti, ebrei, rom, zingari e operai italiani deportati, durante la Seconda guerra mondiale. Noi siamo orgogliosi di aver aperto le nostre porte per aiutarli e dargli una mano. La comunità ebraica non sa o non vuole sapere quello che abbiamo fatto durante la Seconda guerra mondiale”
- “Noi non siamo razzisti e abbiamo sempre rispettato tutte le persone a prescindere da ideologie e religioni" ha aggiunto. Dal furgoncino che guida il corteo una ragazza ha urlato: "Al nostro governo fa paura la parola intifada. Intifada è la rivolta del popolo, intifada siamo tutti noi". I manifestanti hanno risposto col coro Intifada e cantando Bella ciao