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Processo funivia Mottarone, oggi udienza preliminare a Verbania

Cronaca

Si è aperto questa mattina il processo per la tragedia avvenuta il 23 maggio 2021, dove persero la vita 14 persone. Il legale della società Leitner: "Risarciti oltre 50 famigliari delle vittime"

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È iniziato quest’oggi con l'udienza preliminare nell'aula allestita nell'auditorium della Casa della Resistenza di Fondotoce, il processo per la tragedia della funivia del Mottarone, dove 14 persone morirono il 23 maggio 2021 a seguito della rottura di una fune traente dell’impianto di sicurezza, che causò il distacco di una delle cabine, la numero 3, che precipitò per oltre 20 metri rimanendo incastrata in una zona boschiva lontana da strade carrabili. Conclusa l'udienza preliminare sono state 11 le richieste di costituzione di parte civile: 6 di queste si sono costituite contro tutti gli imputati, mentre altri 5 non contro Leitner. L'udienza è stata sospesa e riprenderà il 27 febbraio. Successive udienze con cadenza quindicinale sono già convocate fino a giugno. Presente in aula anche Shmuel Peleg, nonno del piccolo Eitan, che nelle settimane successive alla tragedia, rapì il bambino portandolo con sè in Israele e che, per l'accaduto, ha patteggiato venti mesi. "Dobbiamo fare quello che è meglio per Eitan, non per qualcuno delle famiglie. Le famiglie devono stargli vicino insieme" ha detto l'uomo. "Eitan ha perso sufficienti cose nella tragedia", ha aggiunto. E a chi gli chiedeva cosa si aspetta dal processo, ha risposto: "Non ho aspettative, voglio essere qua per mia figlia e la mia famiglia".

Gli imputati

Imputati nel processo sono Luigi Nerini, titolare della Ferrovie del Mottarone, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, allora rispettivamente direttore d'esercizio e capo servizio dell'impianto, Anton Seeber, presidente del cda di Leitner, il gruppo incaricato della manutenzione, Martin Leitner, consigliere delegato e Peter Rabanser, responsabile del customer service. Le ipotesi di reato a vario titolo sono attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime e solo per Tadini (l'unico ad essere finito ai domiciliari) e Perocchio anche il falso.

Legale Leitner: "Risarciti oltre 50 famigliari"

La società Leitner ha risarcito più di cinquanta famigliari delle vittime del Mottarone e rimane da definire solo quella che riguarda Eitan Biran, il bambino unico sopravvissuto all'incidente. Lo ha reso noto l'avvocato di Leitner, Paolo Corti, prima di entrare nell'aula dove oggi prende il via l'udienza preliminare a carico di otto imputati, tra cui la società altoatesina incaricata della manutenzione dell'impianto. "Sono state chiuse tutte le posizioni conosciute ad esclusione del piccolo Eitan, la cui posizione è in fase di definizione, perché ci sono problematiche legate al fatto che c'è un giudice tutelare che deve vagliare questi accordi e approvarli. Credo e confido che verrà definita a breve" ha detto il legale

La tragedia

Il bilancio dell'incidente sarà di 13 morti, con due bambini trasferiti in gravissime condizioni all'Ospedale Regina Margherita di Torino. Il primo, Mattia Zorloni, di cinque anni, non riuscirà a salvarsi e morirà in serata, come i suoi genitori Vittorio Zorloni ed Elisabetta Persanini, di 55 e 37 anni. L'altro bimbo è Eitan Biran, che alla fine sarà l'unico sopravvissuto e diventerà il simbolo di questa terribile strage: nello schianto ha perso il papà Amit Biran, 30 anni, la mamma Tal Peleg, 26 anni, e il fratellino Tom, 2 anni, oltre ai bisnonni Barbara Cohen Konisky, di 71 anni e Itshak Cohen, di 82.

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