Il marito di Raffaella Castagna e papà di Youssef, due delle quattro vittime, ribadisce che che secondo lui Romano e Bazzi non sono i responsabili degli omicidi
"Non sono stati quei due ingenui, ma due professionisti a uccidere la mia famiglia". È il parere di Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e papà di Youssef, due delle quattro vittime della strage di Erba. Durante la trasmissione Farwest in onda ieri sera su Rai3, condotta da Salvo Sottile, il 43enne ha puntato il dito contro dei possibili professionisti, "persone capaci di uccidere. Spero che il primo marzo ci sarà una svolta, tanti elementi non portano a loro come assassini. Già durante il primo grado ho avuto dei dubbi che poi li ho ritrattati", ha detto riferendosi all'udienza fissata a Brescia quando si discuterà l'istanza di revisione presentata dai due coniugi, alla quale sarà presente.
Condanna per diffamazione
Su quanto accaduto l'1 dicembre 2006 a Erba Marzouk ha dichiarato: "Le mie idee e le mie supposizioni mi hanno portato a una condanna per diffamazione, non voglio parlare di piste alternative né di altro". Marzouk, però, non si spiega perché abbiano confessato, quando non sono stati loro. “Io non lo so, non me lo posso spiegare. Sicuramente sono stati ingenui, ma si vede lontano un miglio, non credo di essere l'unico a dire questo. È stato qualcuno che sa come colpire nella gola...". Ha negato anche che con la coppia ci fossero stati particolari attriti da vicinato con minacce a Rosa da parte di Azouz: "Non ricordo e non credo che per dei rumori si possa arrivare a questo".