Strage di Erba, Corte d’Appello ammette il ricorso: si deciderà su istanza di revisione

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La Corte d'Appello di Brescia ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la prima udienza del processo di revisione. I due coniugi sono stati condannati all'ergastolo nel primo processo. L'udienza è fissata per il primo marzo

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La Corte d'Appello di Brescia ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la prima udienza del processo di revisione sulla strage di Erba. La Corte ha citato le parti civili e anche il procuratore generale di Milano, nella persona del sostituto pg Cuno Tarfusser. I giudici valuteranno, all'esito della discussione tra le parti, se rigettare le istanze oppure accogliere le nuove prove proposte dagli avvocati e disporre la revisione del processo. I due coniugi sono stati già condannati all'ergastolo nel primo processo. L'udienza è fissata per il primo marzo. In quella sede inizierà la discussione sull'istanza di revisione della sentenza, ha reso noto uno dei legali, Fabio Schembri. Che esprime soddisfazione "per aver riaperto i giochi". Il processo davanti alla Corte d'Appello di Brescia si potrà concludere con un'assoluzione o una condanna di Rosa Bazzi e Olindo Romano oppure con una dichiarazione di inammissibilità dell'istanza di revisione. "Possono cercare in tutti i modi, ma non troveranno mai un'altra verità", dice Giuseppe Castagna, che nella strage di Erba perse madre, sorella e nipote: "Ogni volta che ci arrivavano notizie di iniziative della difesa o mediatiche provavamo dolore, ora è quasi noia: siamo stati anche attaccati personalmente".

La richiesta di revisione della sentenza

Lo scorso ottobre, i legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva per la strage di Erba (Como) dell'11 dicembre 2006 con quattro morti e un ferito grave, avevano depositato alla Corte d'assise di Brescia l'istanza di revisione di condanna per i coniugi. Gli avvocati ritengono di aver nuovi elementi tali da portare a un proscioglimento della coppia, in carcere dal 2007. La richiesta di revisione della sentenza di ergastolo segue, a distanza di mesi, quella del sostituto pg di Milano Tarfusser. "Ma c'è molto di più rispetto ai temi portati dal magistrato - spiega l’avvocato Schembri -. Abbiamo allegato sette consulenze, audio e video e affrontato tempi più vasti”.

I nuovi elementi

Tra gli argomenti, le modalità della morte di Valeria Cherubini che sarebbero "incompatibili" con la tesi di colpevolezza dei coniugi; inoltre si insiste sulla testimonianza di Mario Frigerio, marito di Cherubini e unico sopravvissuto alla strage, morto negli anni successivi, e diventato principale testimone dell'accusa che riconobbe Olindo in aula. Una versione in dibattimento che, per i legali, contrasterebbe con quanto dichiarato da Frigerio nell'immediatezza, nel letto d'ospedale, e emerso attraverso le intercettazioni ambientali. Vi è poi uno studio sull'energia elettrica nella casa dell'eccidio e infine la testimonianza di Abdi Kais, mai sentito dagli inquirenti, e residente nell'abitazione di Erba, che venne poi arrestato per spaccio nella zona dove avvenne il massacro. In tutto, la richiesta era di di oltre 150 pagine.

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