Incendio Malagrotta, Vigili del fuoco: "Situazione sotto controllo"

Cronaca
Ansa/Vigili del fuoco

Le fiamme sono divampate nel pomeriggio del 24 dicembre nell'impianto di trattamento dei rifiuti, a Roma. Ancora da chiarire le cause del rogo. Vietato fare sport all'aperto nel raggio di 6 km, anche se Arpa fa sapere che i dati sulle polveri sottili sono nella norma

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È sotto controllo la situazione dopo il maxi incendio divampato nel pomeriggio del 24 dicembre nell'impianto di trattamento dei rifiuti nell'area della ex megadiscarica di Malagrotta, a Roma. A riferirlo sono fonti dei Vigili del fuoco. Ancora da chiarire le cause del rogo: non si esclude il gesto doloso. Intanto il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, in un'ordinanza, ha stabilito che non si può praticare nessuno sport all'aperto in un raggio di 6 chilometri e che le finestre devono stare chiuse in caso di cattivi odori. Al momento Ama - la società incaricata della gestione dei rifiuti a Roma - non segnala problemi nel servizio nella Capitale.

Travolto dalle fiamme il Tmb 1

Questa volta ad essere travolto dalle fiamme è stato il Tmb 1 - precisamente un Silo all'interno -, che si era salvato nel rogo che, a giugno del 2022, aveva aggredito il Tmb 2: una struttura che è in grado di trattare 900 tonnellate al giorno di rifiuti. Sul posto sono arrivati polizia, carabinieri, vigili del fuoco e sanitari del 118. Non ci sono feriti, ma non per questo la preoccupazione è poca: a rischiare di andare in affanno è il già fragile sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti della Capitale, in sofferenza in questi giorni di festa.

I danni e i rischi

L'impianto Tmb 1 è in grado di trattare 600 tonnellate di rifiuti al giorno. "Siamo in attesa di conoscere l'entità dei danni, anche se sembra certo che l'impianto non potrà essere operativo per un tempo non breve da stabilire. Si tratta del secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti, per un totale di 200 mila t/anno. Certamente si tratta di un evento non privo di conseguenze sul regolare svolgimento dell'attività di gestione dei rifiuti, in un periodo in cui la produzione aumenta", dice l'assessora all'Agricoltura e al Ciclo Rifiuti del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi.

 

L'ordinanza

L'ordinanza del sindaco, in attesa delle valutazioni sulla ricaduta degli inquinanti aereodispersi, dispone come detto il divieto di attività sportive all'aperto, ma anche il divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari di origine vegetale prodotti nell'area individuata, il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile. Viene inoltre raccomandato di limitare le attività all'aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico ricreative, e di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti. 

Arpa: "Valori polveri sottili nella norma"

L'eventuale diffusione di diossina nell'aria determinerebbe enormi rischi per la salute umana, essendo noti gli effetti cancerogeni e neurotossici della sostanza sul corpo umano, afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Si consiglia quindi di evitare, in attesa di analisi e dati certi, di mangiare prodotti agricoli coltivati nelle zone adiacenti la discarica di Malagrotta e carni di animali allevati nelle stesse aree. Evitare anche il contatto diretto con i fumi tossici che possono contenere anche altre sostanze irritanti per le vie respiratorie e le mucose esposte. Arpa ha però assicurato che le quattro centraline della rete fissa di monitoraggio della qualità dell'aria più vicine a Malagrotta non hanno registrato, per quanto riguarda le polveri sottili (PM10), valori diversi da quelli del giorno precedente e tutte tra 31 e 35 mg/m3, ampiamente entro il limite di legge di 50 mg/m3. Ora bisognerà aspettare i dati dei rilevamenti effettuati dai due campionatori installati ieri dall'Arpa a ridosso dell'incendio: uno a nord est, a circa 500 metri, e uno a sud ovest a circa 100 metri.

Le indagini

Sul fronte indagini è ancora tutto da accertare. Nelle prossime ore una prima informativa di polizia e carabinieri sarà depositata a piazzale Clodio per ricostruire le varie fasi dell'incendio. I pm, una volta valutato l'incartamento, apriranno un fascicolo di indagine. Nei prossimi giorni, alla prima informativa, si aggiungeranno gli accertamenti dei vigili del fuoco. Al momento non è possibile escludere che dietro all'incendio ci sia il dolo.

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L'incendio "è estremamente preoccupante, anche alla luce del precedente episodio sempre a Malagrotta e di quello al Tmb Salario", dichiara il senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Priamo, componente della Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e illeciti ambientali e agroalimentari. Considerati gli episodi che negli ultimi anni hanno "gravemente depotenziato le capacità di trattamento rifiuti a Roma e nel Lazio, appare ancora più necessaria l'indagine della Commissione Bicamerale Ecomafie da noi chiesta e che sarà svolta nei prossimi mesi presso il sito di Malagrotta".

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