Incidente a Portogruaro, auto finisce in un canale. Tre le vittime accertate

Cronaca
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Il mezzo è uscito di strada sfondando un guardrail e poi è caduto nel fiume Reghena. Recuperati i corpi di due ragazzi e una ragazza, tutti poco più che ventenni. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno proseguito a lungo a scandagliare il corso d'acqua perché, tra i primi soccorritori, si era diffusa la voce vi fosse un quarto passeggero a bordo. Zaia: "Il Veneto piange altre giovani vittime della strada. Una tragedia senza fine"

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Incidente nella notte tra il 7 e l'8 dicembre a Portogruaro, provincia di Venezia, nella zona di Borgo Sant'Agnese, dove un'auto - una Bmw nera - è finita nel fiume Reghena dopo essere uscita di strada. Sono stati recuperati tre corpi senza vita, due ragazzi e una ragazza, tutti poco più che ventenni, dall'interno dell'abitacolo della berlina. Si tratta di Giulia Di Tillio, 21 anni, Egli Gjeci, 26enne e Altin Hoti, 22 anni (che era alla guida). La sua famiglia era già stata devastata da una tragedia simile a maggio, quando suo fratello più piccolo era morto in un incidente stradale (CHI ERANO LE VITTIME). Questa mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno proseguito a lungo a scandagliare il corso d'acqua perché, tra i primi soccorritori, si era diffusa la voce vi fosse un quarto passeggero a bordo. Secondo quanto si apprende, il veicolo - che arrivava da viale Venezia - sarebbe andato dritto durante una curva. Poi ha sfondato il guardrail ed è finito nel corso d'acqua.

Zaia: "Il Veneto piange altre giovani vittime della strada, tragedia senza fine"

“Il Veneto piange altre giovani vittime della strada". Commenta così la notizia della morte dei tre giovani il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, che parla di "una tragedia senza fine, ultima di molte altre, che lascia il cuore infranto e richiama le coscienze ad un esame profondo su cosa si possa fare per evitarle”. Poi - dopo aver espresso il suo cordoglio alle famiglie - aggiunge: “Dobbiamo continuare con tutte le istituzioni a ricercare forme di prevenzione più efficaci, perché, se così facendo riusciremo a evitare anche solo un’altra di queste tragedie, sarà comunque stato raggiunto un risultato per guardare con maggiore sicurezza sulle nostre strade”.

 

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