Mario Roggero, il gioielliere condannato avvia raccolta fondi per i risarcimenti

Cronaca
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L'uomo, condannato a 17 anni di carcere per aver ucciso due rapinatori nel 2021, ha lanciato una raccolta fondi per sostenere la spesa di 480mila euro per le famiglie delle due vittime e del rapinatore superstite, a cui andranno 10 mila euro. Intanto, sulle colonne torinesi del Corriere della Sera, il procuratore di Asti Biagio Mazzeo ha dichiarato: “Il problema è che l'imputato sembra non abbia preso consapevolezza di quel che è successo. Insomma, non c'è stata una riflessione critica, anche solo minima. Niente”

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"Abbiamo bisogno del vostro aiuto perché questo è insostenibile per noi. Sosteneteci con le vostre donazioni": è questo l'appello lanciato sui social da Mario Roggero, il gioielliere piemontese condannato a 17 anni per aver ucciso nel 2021 due rapinatori e ferito un complice. Intanto, sulle colonne dell'edizione torinese del Corriere della Sera, il procuratore di Asti, Biagio Mazzeo, ha definito “agghiaccianti” le immagini dell’omicidio. “Il problema è che l'imputato sembra non abbia preso piena consapevolezza di quel che è successo. Insomma, non c'è stata una riflessione critica, anche solo minima. Niente”, ha dichiarato nell’intervista.

La raccolta fondi

In un post pubblicato sulla pagina social del negozio di Grinzane Cavour, sono state riportate le spese a cui la famiglia Roggero sta andando incontro: la sentenza ha stabilito il pagamento di 480mila euro, immediatamente esecutivo, a beneficio delle famiglie delle due vittime e del rapinatore superstite, ora in carcere, a cui andranno 10mila euro. "Questi oltre ai 300mila euro già pagati e non dovuti, lo scorso anno alle famiglie. Oltre a queste spese ne abbiamo sostenute altre per circa 300mila euro fra spese legali, peritali, mediche”. Insomma, un milione di euro sono stati sborsati e ora arriveranno le spese per l'appello preannunciato dal legale, l'avvocato Dario Bolognesi. L'appello si conclude con le coordinate del "conto etico" a cui destinare le donazioni con causale "Iostoconmarioroggero". "Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarci", scrivono Mario Roggero e famiglia.

I carabinierii e la  Scientifica  sul luogo della rapina alla gioielleria Mario Roggero a Grinzane Cavour, Cuneo, 28 aprile 2021 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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Le parole del procuratore di Asti

"Chiunque abbia visto le immagini ha avuto una reazione di repulsione, per quel che è avvenuto: uno stato che non cambia anche se chi ha sparato è una persona per bene". Ad affermarlo è stato il procuratore di Asti Biagio Mazzeo, in un'intervista sulle pagine torinesi del Corriere della Sera, dopo la condanna a 17 anni al gioielliere Mario Roggero per avere ucciso due rapinatori fuori dal suo negozio. “Dal punto di vista investigativo è stata un'inchiesta piuttosto semplice, con le solite fonti di prova e le dichiarazioni nell'imminenza del fatto: l'assurdo, se vogliamo, è che stavolta è stato l'imputato a servirci le prove su un piatto d'argento, il video. Le telecamere erano sue”. Roggero aveva espresso posizioni critiche nei confronti dei magistrati. "Ci sarà qualcuno che è più rigoroso o meno rigoroso, davanti ai casi di legittima difesa o presunta tale, parlo della società e, quindi, anche dell'interno della magistratura, ma qui non si tratta di ragionare per partito preso: in questo caso siamo completamente al di fuori del caso della legittima difesa", ha sostenuto Mazzeo. Al gioielliere, nelle ultime ore era arrivata anche la solidarietà del vicepremier Matteo Salvini. "Non mi stupisce - commenta il procuratore - sono anni che il ministro ha uno slogan: che la difesa è sempre legittima. Ma qui, come le dicevo, siamo al di là persino del caso borderline: perché una reazione che avviene dopo il fatto, e fuori dal negozio, non può essere legittima difesa. E c’è un secondo punto". "Noi magistrati - prosegue - non abbiamo gli strumenti per cambiare le leggi, cosa che può invece fare il Parlamento. Inserendo nel Codice penale cause di giustificazione, attenuanti, che al momento non sono previste". Per Mazzeo, “si potrebbe tenere conto di certe situazioni: per dire, fu introdotta un'aggravante per i furti davanti al bancomat; qui si potrebbero inserire nel codice penale delle attenuanti, anche se quella della provocazione gli è già stata riconosciuta”.

I carabinierii e la  Scientifica  sul luogo della rapina alla gioielleria Mario Roggero a Grinzane Cavour, Cuneo, 28 aprile 2021 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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