Nel ribadire la correttezza del proprio operato, l'azienda Covisian decide di riconoscere la buona fede del lavoratore. Raggiunto anche un accordo con le parti sociali
"Covisian apprezza il fatto che il lavoratore abbia riconosciuto il proprio errore, impegnandosi in caso di reintegro ad evitare il ripetersi dell'accaduto ed ha quindi deciso - in accordo con i sindacati Slc-Cgil, FIistel-Cisl e Uilcom-Uil e Ugl Telecomunicazioni - di accogliere la richiesta di reintegro, con effetto immediato, espletate le pratiche del caso". Così, in una nota, l'azienda che gestisce in appalto il call-center di Hera spiega la sua scelta di revocare il licenziamento di un dipendente per avere pronunciato una bestemmia decidendo "di riconoscere la buona fede del lavoratore".
La nota dell'azienda
Ad ogni modo, viene evidenziato dalla società in una nota, "il recente licenziamento del dipendente del call center di Bologna è stata una decisione resa necessaria per tutelare l'azienda e i suoi collaboratori impegnati quotidianamente a fornire un servizio di qualità ai nostri committenti e ai loro clienti, qualità che non può essere compromessa dall'utilizzo di un linguaggio offensivo o comportamenti inappropriati". Quindi, conclude la nota, "con oltre 7.000 collaboratori in Italia, Covisian, è un importante realtà sul mercato nazionale del lavoro. Tale dimensione e tale ruolo sono stati raggiunti in 25 anni di storia anche grazie alla professionalità dei propri collaboratori e a un dialogo costruttivo con le parti sociali e con le comunità locali".