Il comando a cui è stato ora assegnato è una delle aree di vertice dell'Esercito italiano. Salvini: "Leale e coraggioso servitore dell'Italia e degli italiani", così il generale: "Continuerò a presentare il libro senza rubare tempo al mio nuovo incarico". Crosetto: "Sul generale polemiche strumentali"
Il generale Roberto Vannacci, finito al centro di polemiche per il suo libro 'Il mondo al contrario' considerato xenofobo, razzista, contro i diritti di gay e transgender, verrà trasferito a Roma dove assumerà l'incarico di capo di stato maggiore del comando delle forze operative terrestri/comando operativo esercito. A seguito dell'uscita del libro (autoprodotto) Vannacci, residente a Viareggio (Lucca), era stato avvicendato dal comando dell'Istituto geografico militare, incarico che aveva assunto a giugno scorso. "Complimenti e buon lavoro al generale Vannacci, leale e coraggioso servitore dell'Italia e degli italiani" ha affermato il vicepremier Matteo Salvini dopo la nomina del generale a capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri.
"Non è una promozione"
Il nuovo incarico 'Non è una promozione', precisano fonti della Difesa, aggiungendo che il ruolo 'non comporta relazioni con altre istituzioni'. Vannacci, affermano le fonti della Difesa, 'dipenderà dal vice comandante delle Forze operative terrestri/Comando operativo Esercito e non avrà autonomia decisionale diretta. Sara solo comandante dei propri capi ufficio'.
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Il ruolo
Il comando a cui è stato assegnato, riferisce La Gazzetta di Lucca, è una delle aree di vertice dell'Esercito italiano ed è responsabile dell'indirizzo delle attività di approntamento e costituisce lo staff per il capo di stato maggiore esercito per le problematiche connesse alla generazione delle forze per le operazioni, l'addestramento, l'approntamento, la simulazione, la validazione, certificazione, standardizzazione delle G.U. e unità operative e le informazioni tattiche.
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Le dichiarazioni
"Già da domani sarò a Roma per il mio nuovo incarico di capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terresti. Una nomina in linea con il mio grado, con la mia funzione e con la mia esperienza", sottolinea Roberto Vannacci dopo la notizia del suo nuovo incarico. "Un incarico prestigioso - spiega Vannacci - che assumerò con grande determinazione e passione e che mi vedrà nella Capitale dove presterò servizio. Un comando che si occupa della validazione delle unità che devono partire con ruoli operativi all'estero, della loro preparazione, del loro addestramento". In merito al suo libro Vannacci spiega di essere stato sempre "assolutamente convinto di non aver violato alcuna norma né legale né disciplinare. Così come ero certo che una volta fatti gli approfondimenti tutto sarebbe tornato nell'alveo della normalità. Non ho mai temuto per la mia carriera nonostante le polemiche. Ho sempre presentato il mio libro 'Il mondo al contrario' in qualità di privato cittadino e continuerò a farlo. Ovviamente lo farò senza rubare tempo al mio nuovo incarico. Era stata aperta lo scorso agosto un'inchiesta sommaria che penso si sia già chiusa, visto che per prassi le inchieste sommarie si chiudono entro novanta giorni".
Il procedimento disciplinare
Contrariamente a quanto affermato da Vannacci è tuttora in corso un procedimento disciplinare della Difesa - a quanto si apprende - nei confronti del generale , a seguito della pubblicazione del suo discusso libro 'Il mondo al contrario'. Nell'immediatezza dei fatti, lo scorso agosto, era stata infatti aperta un'inchiesta sommaria per acquisire i primi elementi di valutazione sul caso che si è chiusa ad ottobre. Successivamente, come accade per gli eventi più gravi, secondo quanto prevede il Codice dell'ordinamento militare, è stata aperta un'inchiesta formale più approfondita, con la nomina di un'apposita commissione, per verificare eventuali addebiti disciplinari al generale. La commissione che deve concludere il suo incarico entro 150 giorni, valuta gli atti prodotti dall'inchiesta sommaria, esegue accertamenti, acquisisce documenti e trasmette il rapporto finale all'autorità che ha ordinato l'inchiesta ed una scheda informativa dettagliata al ministro della Difesa. A seguito degli esiti dell'inchiesta formale potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci, nel caso emergessero comportamenti non rispettosi delle regole.
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Crosetto: "Non è stato nè promosso né retrocesso. C'è inchiesta''
Sul tema è intervenuto anche l ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha sottolineat: "In merito alle pretestuose polemiche che oggi alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti di questioni e tematiche militari, mi preme solo sottolineare che il generale dell'Esercito Roberto Vannacci non è stato nè promosso nè retrocesso". Crosetto ha poi invitato ad "evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso", in riferimento all'inchiesta interna sul caso "i cui esiti sono ancora in via di valutazione". Poi ha aggiunto: "Lo Stato Maggiore dell'Esercito italiano ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che il procedimento disciplinare faccia il suo corso. Le garanzie costituzionali a tutela della persone valgono anche per i militari e nessuno può emettere giudizi sommari, sostituendosi alle norme e alle procedure previste a tutela di uno Stato di Diritto che, in una democrazia, riguarda tutti".
"Esiti dell'inchiesta ancora in via di valutazione"
"In questi mesi - ha ricordato il ministro - si è svolta l'inchiesta sommaria i cui esiti sono ancora in via di valutazione. In attesa di quest'ultima, evitando di attribuirgli incarichi di comando o con visibilità e/o proiezione esterna, è stato affidato al gen. Vannacci un incarico di staff, all'interno di una catena di comando ben delineata ed in linea con la sua esperienza. Nello specifico, il gen. Vannacci non è stato nominato, come scrivono in queste ore alcune tv e organi di stampa, "capo delle forze terrestri" ma capo di stato maggiore del comando delle forze terrestri. Comando delle Forze terrestri che ha un suo comandante, il generale Camporeale e un vice comandante, il generale Ristuccia, comandante delle forze operative. Il generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli ordini del generale Ristuccia. Suggerirei, pertanto, di evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso".