L'insolita protesta sarebbe stata organizzata contro l'alunno giudicato iperattivo, proprio nel suo primo giorno nella nuova classe. Verifiche in corso da parte del ministro dell'Istruzione Valditara
Fa discutere l'episodio accaduto in una scuola elementare di Rende, in provincia di Cosenza. Un alunno di 8 anni, trasferito in una nuova sezione della terza classe della scuola primaria, è stato lasciato solo in aula a seguito di una protesta organizzata dai genitori degli altri alunni. Il gesto, motivato dalla presenza del bambino giudicato iperattivo, ha sollevato questioni urgenti sull’inclusione e la tolleranza nel contesto scolastico.
La ricostruzione della madre
In un’intervista a Repubblica, la mamma dell’alunno ha spiegato cos’è successo e le ragioni del suo disappunto: “Quella mattina avrebbe dovuto segnare un nuovo inizio per mio figlio nella nuova sezione, invece ha trovato tutti i banchi vuoti. L’avevo spostato in questa classe a causa di incomprensioni con alcune maestre che si ostinavano a ribadire la necessità di un’insegnante di sostegno, pur avendo comunicato loro che la diagnosi di iperattività con funzionamento intellettivo superiore alla media non aveva rappresentato un requisito per il riconoscimento dell’invalidità". "Quella mattina", spiega la donna, "la “festa dell’accoglienza” avrebbe dovuto sancire l’inserimento nella nuova classe. Invece, erano tutti assenti e mio figlio si è trovato smarrito in un’aula deserta”.
Verifiche in corso da parte di Valditara
La stessa mamma ha proseguito il racconto: “Mosso dall’innocenza dei suoi 8 anni, lui ha pensato che avessero tutti la febbre. Sentendosi fortunato per non essersela beccata anche lui, ha preparato un disegno da regalare al nuovo compagno di banco non appena fosse guarito. Inconsapevole del fatto che l’assenza di massa era una protesta contro di lui, presenza non gradita”. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha preso contatto con il direttore dell'Ufficio Scolastico per la Calabria Antonella Iunti per effettuare tutte le verifiche del caso e ricevere precise informazioni sulla vicenda, in modo da valutare gli eventuali provvedimenti da prendere sulla base di quanto accaduto. Sono stati, invece, sentiti da agenti della Questura di Cosenza, specializzati in fatti riguardanti i minori, la dirigente della scuola e un docente dell'istituto del Cosentino. Mentre il Garante per l'Infanzia e per l'adolescenza della Regione Calabria Antonio Marzial ha immediatamente richiesto una verifica agli uffici ed è in attesa della documentazione.