Trasferiti i due detenuti che hanno aggredito Alberto Scagni

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Trasferimento immediato in istituti penitenziari fuori distretto con applicazione del regime di sorveglianza particolare per i due detenuti che, tre giorni fa, hanno aggredito nel carcere di Sanremo il compagno di cella Alberto Scagni

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Dopo l'aggressione all'interno del carcere di Sanremo avvenuta tre giorni fa, i due detenuti che hanno picchiato selvaggiamente Alberto Scagni, l'uomo condannato per aver ucciso la sorella a Genova il 1° maggio 2022, sono stati trasferiti  in istituti penitenziari fuori distretto con applicazione del regime di sorveglianza particolare.

La decisione del Dap

Il provvedimento è stato disposto dal Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria a conclusione del procedimento per direttissima che si è svolto oggi. Sono state inoltre previste alcune restrizioni al trattamento, come l'esclusione dalla socialità, che in questi casi vengono imposte ai detenuti ritenuti pericolosi per la sicurezza penitenziaria.

L'aggressione

Durante la notte del 22 novembre, Scagni è stato colpito più volte dai due detenuti, soprattutto al volto e alle spalle. L'intervento di un contingente di agenti penitenziari ha evitato conseguenze ancora peggiori per l'uomo, che, portato in ospedale, è stato subito operato. Secondo quanto ricostruito i due aggressori erano ubriachi, dopo aver bevuto alcol ottenuto con la macerazione della frutta. Scagni al momento si trova ricoverato in coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell'ospedale Borea di Sanremo e non risulta in pericolo di vita.

Alberto Scagni, l'uomo che il primo maggio dello scorso anno ha ucciso la sorella Alice sotto casa a Quinto, nel levante di Genova, al suo arrivo per l'udienza preliminare a porte chiuse presso il Tribunale. Genova, 04 aprile 2023. ANSA/LUCA ZENNARO

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