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Figli maschi, la lezione dei genitori secondo il pedagogista Novara

Cronaca

Lorenzo Gaggi

©Getty

Alla ricerca delle radici educative del fenomeno femminicidi. A Sky Tg24 il pedagogista Daniele Novara illustra i deficit relazionali e affettivi nella crescita dei figli maschi. Una madre iper-controllante, un "papà-peluche" e la carenza conflittuale in giovanissima età possono essere i semi di un comportamento violento . E attenti ai siti porno: sono misogini

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"L'educazione rappresenta in maniera molto precisa il processo di avanzamento civile di una società", premette il dottor Novara. La scrivania del suo studio presso il CPP di Piacenza (Centro Psico-pedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti) è affollata di sue pubblicazioni sulla psicologia infantile, la scuola e la genitorialità. Gli abbiamo chiesto due ore del suo tempo per aiutarci a capire, grazie ai suoi studi, cosa si annidi nella mente di alcuni maschi, 'normali' da piccoli e violenti da adulti. E come si possano prevenire pericolose devianze. L'esperto arriva subito al punto: "Dietro ad ogni atto di violenza degli uomini contro le donne c' è sempre qualcosa che è andato storto nelle fasi iniziali della vita dei bambini, tanto più maschi". Novara precisa che il ruolo dei genitori, certamente cruciale, non è però l'unico: loro sono la "parte sporgente" di tutto un sistema che ruota e influisce sulla crescita sociale di un individuo. Di certo quello che è in gioco, oggi, è "la costruzione di un maschio che sappia reggere le sfide delle donne di questi tempi. Donne emancipate, che hanno saputo liberarsi dei fantasmi del passato, come il patriarcato". E conclude: "Il maschio di oggi non sembra essere sempre all'altezza di questi modelli di femminilità

Mamma attenta, non fidanzarti con tuo figlio

Novara individua un punto chiave nel ruolo della madre. Scavando nelle dinamiche affettive profonde del legame con il bambino, emerge un rischio. Quello - spiega - della "figura materna eccessivamente soffocante, che rispetto al maschio diventa iper-controllante, iper-accudente, e addirittura 'si sostituisce'". Questa "cura opprimente", secondo il pedagogista, può portare a forme morbose. Novara ne elenca qualcuna: l'allattamento fino ai 3-4 anni, il "lettone" usato troppo a lungo, la cura dell'igiene del bambino quando ormai è grande. In altre parole, la mamma-soffocante non rispetta e non incoraggia l'autonomia.

Il nesso con la devianza educativa e sentimentale, secondo il pedagogista, è presto detto: "Il rischio è che scatti nel figlio un senso di rivalsa: il 'bambino soffocato' può avere da adulto un'idea stereotipata del rapporto con la mamma, e tentare di rivalersi sulle donne". Viceversa, continua Novara, "può essersi creata una fusionalità morbosa talmente grave, che l'unica donna della sua vita è la mamma. E tutte le altre... subiranno un destino infelice".

L'autore di libri come Dalla parte dei genitori e Nessuno si educa da solo ci tiene ad aggiungere che "per fortuna qualsiasi forma educativa non ha esiti meccanici. Ciascuno di noi può liberarsi delle incombenze dell'educazione ricevuta, e farsi la sua vita".

Ma i potenziali pericoli restano. Di qui l'invito alle mamme: "Non fidanzatevi con i vostri figli maschi. Garantite tutte le loro autonomie, e fate attenzione a non 'sostituirvi' rispetto al vostro ruolo".

Se il padre non fa il padre. Virilità come capacità di trasmettere senza imporre

Dietro o parallelamente a questo scenario estremo, c'è un grande assente: il padre. Nei suoi oltre 30 anni di esperienza come pedagogista, il dottor Daniele Novara ha potuto registrare sensibili cambiamenti all'interno delle famiglie. "Ultimamente - spiega - si è insinuata questa figura di cui non sentivamo la mancanza: un padre compagno di giochi, che io ho definito 'papà-peluche'. Insomma un padre che non sa, o non vuole, fare il padre nella sua dimensione più completa e piena. Continua Novara: "Parlo di un padre molle, che non riesce a trasmettere una giusta virilità a suo figlio maschio". Ma di quale virilità stiamo parlando, gli chiediamo. "Di una virilità basata non sul distruggere gli altri, non sull'aggressività allo stato puro, come forse si intendeva una volta. Ma una virilità basata su questi pilastri: so rispettare me stesso, so rispettare gli altri, so costruire una comunicazione. E in virtù di questo, so trasmettere i miei valori senza imporli". Un modello che qualsiasi figlio maschio di oggi deve assolutamente avere assimilato, nella sua prima educazione. E a fornirglielo non può essere altri che il padre. "Ma un 'padre molle' non ce la fa", conclude il dottore, sconsolato.

Imparare a litigare bene. La chiave per gestire i "no" e le sconfitte

Nel palazzo seicentesco sede del CPP di Piacenza le pareti offrono dettagli, scorci di situazioni affettive e mondi educativi. Sulle scale, disegni dei personaggi della favola di Pinocchio sono indizi della fragilità dell'infanzia. In uno c'è il burattino intento a discutere con Geppetto. Uno dei chiodi fissi nella pedagogia di Daniele Novara è proprio il tema del conflitto, sui cui ha lavorato, dice, "tutta la vita". "Se non impariamo a gestire bene la contrarietà - dice perentorio Novara -, è logico che poi nella vita di coppia, quando si crea una frustrazione, il rischio è di fare il pasticcio e la mossa sbagliata. Nelle persone violente - aggiunge - noi abbiamo scoperto che c'è sempre questa carenza conflittuale. Ovvero l'incapacità di gestire le relazioni di contrarietà con gli altri". Ecco perché secondo l'autore di manuali ben noti nella saggistica di settore, come Litigare fa bene e Organizzati e felici, dobbiamo crescere i bambini insegnando loro a confrontarsi con opinioni diverse, "parlando, sapendo affrontare il dissenso anziché ricorrere alle mani". Una lezione di vita che tutti, e in questo caso particolarmente i maschi, hanno il diritto di avere fin da piccoli. Per non diventare mostri, da grandi.

Novara condivide con noi una massima che, capiamo, sostiene con tutta l'anima, e che ci prega di diffondere: "Alle donne mi sento di dire questo: non sposatevi con chi vi ha promesso di non litigare mai. Sposatevi con chi vi promette di litigare, e litigare bene".

L'educazione sessuale, quella vera

Una piaga nella piaga: la maturazione della sessualità completamente allo sbando, non regolata e non accompagnata da una sana educazione. Il dottor Novara è scuro in volto, nel puntare il dito questa volta sulla società e le istituzioni: "Specialmente in Italia, l'idea che non ci sia ancora una legge sull'educazione sessuale a scuola, è agghiacciante".

A suo parere serve una legge "che permetta ai nostri ragazzi di assumere determinati contenuti anche affettivi, psicologici, educativi. Che li aiuti a sviluppare una sessualità adeguata, senza che siano abbandonati nella loro educazione sessuale ai siti porno, cosa che avviene a partire addirittura dai 9/10 anni". Anche qui, la strada che porta alla violenza di genere è ben tracciata. "I siti porno sono misogini", avverte il pedagogista. "Hanno un'immagine della donna subalterna, che subisce, ed è vista secondo un'immagine consumistica, ridotta unicamente alla sua dimensione corporea". Nella mente di un bambino che sta scoprendo il mondo, è l'inizio della deformazione.

Al CPP di Piacenza c'è un grazioso mini "teatro di psicogrammaticità", con la scena, i riflettori, gli spalti e le maschere espressive. E' dove si svolgono terapie specifiche che aiutano i pazienti ad elaborare i propri traumi attraverso la rappresentazione, accompagnati passo passo dal dottore e la sua equipe. Un luogo dove poter tornare liberi. Dai fantasmi propri, e da quelli che un tempo hanno guastato il nostro cuore, dolce, di bambino.