A lanciare l'allarme Marina Pavchikh, dirigente del Fondo anticorruzione dell'oppositore russo Alexei Navalny, che sul suo profilo X ha postato una fotografia in cui, secondo quanto scrive, si vede lo yacht all'interno del cantiere l'estate scorsa e poi un'altra in cui è mostrato lo stesso spazio del cantiere vuoto
Lo yacht Scheherazade, fermo al porto di Marina di Carrara dal 2021 e secondo alcune organizzazioni appartenente a Vladimir Putin, come denunciato sul suo profilo X da Marina Pavchikh, dirigente del Fondo anticorruzione dell'oppositore russo Alexei Navalny, ha lasciato il suo posto all'interno del quartiere navale. Immagini che hanno indotto la stessa Pavchikh ad affermare che lo Scheherazade potesse presto salpare per lasciare l'Italia, mentre lo stesso viene periodicamente sottoposto a manutenzione e per questo a volte viene arenato in acqua per poi tornare in rimessa nel bacino di carenaggio.
Il congelamento
L'imbarcazione è in stato di congelamento nel maggio 2022 dalla Guardia di finanza dopo un decreto dell'allora ministro dell'Economia Daniele Franco. Come dimostrano le foto postate da Marina Pavchikh sul suo profilo X il posto riservato allo yacht all'interno del cantiere risulta effettivamente vuoto. Dal 2021 lo yacht, lungo 140 metri e battente bandiere della Cayman, è sottoposto a Marina di Carrara ad una serie di lavori di manutenzione e ammodernamento. Inizialmente doveva tornare a salpare nel giugno del 2022, ma l'allora ministro dell'Economia ne aveva disposto il 'congelamento', quindi ancora in corso. Il suo dicastero, che aveva reso nota la decisione in un comunicato, non aveva fornito il nome della persona a cui sarebbe attribuibile il possesso.