I legali hanno annunciato l'intenzione di ricorrere in Cassazione contro la misura sia per il neomelodico sia per la consorte, attualmente detenuti rispettivamente nel carcere di Secondigliano, a Napoli, e nel femminile di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta
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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato il carcere per Tony Colombo, il cantante neomelodico arrestato per aver favorito e riciclato soldi del clan Di Lauro di Secondigliano, a Napoli. Anche per la moglie Tina Rispoli, ex vedova del boss Gaetano Marino, il Riesame aveva confermato la misura cautelare. Il collegio difensivo del cantante aveva chiesto i domiciliari all'ottava sezione del tribunale della libertà (collegio A).
I giudici del Riesame
La posizione del cantante, all'anagrafe Antonino Colombo, è stata esaminata dai giudici del Riesame che hanno deciso di confermare la misura e quindi il carcere preventivo. I legali hanno annunciato l'intenzione di ricorrere in Cassazione contro la misura sia per il neomelodico sia per Tina Rispoli, attualmente detenuti rispettivamente nel carcere di Secondigliano, a Napoli, e nel femminile di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta.
L'accusa mossa dall'Antimafia è concorso esterno al clan Di Lauro. Un reato che si collega in particolare al nuovo boss Vincenzo Di Lauro, secondogenito del capoclan detenuto al 41bis Paolo (detto Ciruzzo 'o milionario) e fratello maggiore di Marco, arrestato dopo una lunga latitanza. Secondo l'accusa, Tony Colombo e Tina Rispoli avrebbero finanziato "le iniziative economiche legali" del clan Di Lauro. In particolare attività imprenditoriali nel campo della commercializzazione di abbigliamento (abiti Corleone) e di prodotti alimentari e di bibite (la "9 mm", macabro richiamo al calibro delle pistole) anche con marchi propri, ma anche contrabbando di sigarette - partecipando alla realizzazione di una fabbrica abusiva ad Acerra - e traffico di droga.