Il Tar della Liguria dà ragione a insegnante: "Legittimo bocciare se l'alunno copia"

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Il Tribunale amministrativo ha confermato la legittimità della bocciatura di uno studente di prima media. I giudici hanno considerato corretto il comportamento di una docente contestato dai genitori e hanno tenuto conto delle numerose insufficienze del ragazzo

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Legittimo bocciare uno studente che ha copiato. È la pronuncia del Tar della Liguria che ha confermato la legittimità della bocciatura di un alunno non ammesso alla seconda media in un istituto comprensivo del capoluogo ligure. Il tribunale amministrativo ha così respinto la domanda di sospensiva del giudizio di non ammissione presentata con ricorso contro il ministero dell'Istruzione e l’istituto scolastico.

"Insegnante ha il dovere di prendere provvedimenti se alunno copia"

Il ricorso contestava in modo particolare l'atteggiamento di una docente nei confronti dell'alunno, ritenendolo illegittimo. Ma i giudici del tribunale amministrativo non hanno evidenziato "circostanze sufficienti per ritenere dimostrata la prospettata anomalia nell'atteggiamento di una delle docenti nei confronti dell'alunno". "Atteggiamento che, al contrario - continuano i giudici - pare riconducibile alla fisiologica relazione che lega insegnante e alunno e che doverosamente impone al primo di assumere provvedimenti a fronte di condotte non conformi a elementari parametri di correttezza, come quelle descritte e non contestate, consistenti nel copiare il compito assegnato". Un insegnante, insomma, ha il dovere di prendere provvedimenti nei confronti di un alunno sorpreso a copiare.  A pesare nel giudizio del Tar anche le "insufficienze in numerose materie (italiano, matematica, francese, storia)".

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