La Procura di Venezia: "Nessun urto con altri mezzi, nessun segno di frenata". Al momento non risultano indagati. La prefettura fa sapere che tutte le vittime sono state identificate. "È una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto", le parole dei soccorritori. Tra le vittime anche tedeschi e ucraini. I feriti distribuiti negli ospedali di Mestre, Dolo, Mirano, Treviso e Padova. Il sindaco di Venezia ha disposto il lutto cittadino
Ad La Linea: "Incidente veramente inspiegabile"
Alberto Rizzotto, l'autista di pullman morto nell tragedia di ieri sera a Marghera "era un autista molto coscienzioso". Lo ribadisce all'ANSA Massimo Fiorese, l'ad di La Linea, la società di autobus che gestiva per conto della Martini bus il collegamento tra Marghera e Venezia per favorire i clienti di un vicino campeggio. Fiorese esclude un colpo di sonno: "aveva iniziato il turno due ore prima", dice. Rizzotto effettuava come tutti gli autisti controlli medici accurati ogni anno. "E' un incidente veramente inspiegabile - rileva Fiorese - perchè è avvenuto in un'area urbana, ha coinvolto un pullman elettrico nuovo e la velocità in quel momento era bassissima". L'unica ipotesi plausibile resta quindi quella di un malore dell'autista. "Attendiamo i risultati dell'autopsia - conclude - per capire qualcosa".
Incidente pullman Mestre, dalla dinamica alle cause: cosa sappiamo finora
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo su quanto avvenuto ieri sera, quando un bus elettrico ha sfondato il guard rail precipitando per 10 metri prima di prendere fuoco, causando la morte di 21 persone, di cui due bambini. Incerte le cause che hanno portato all’incidente, possibile un malore per l’autista. Ancora ignota l’identità di alcune persone a bordo: per questo la Questura ha acquisito l’elenco degli ospiti presenti al centro “Hu” di Marghera verso cui stava tornando il mezzo. I DETTAGLI
Musumeci: "Presto per fare ipotesi"
"E' ancora presto per arrivare alle cause della dinamica, c'è un fascicolo aperto dalla magistratura, ogni istituzione si sta impegnando a condurre le proprie indagini. Per ora è importante capire come poter salvare i feriti, quelli particolarmente gravi, penso che nei prossimi giorni avremo qualche elemento conoscitivo in più". Lo afferma il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. "Sono quelle notizie che non vorremmo mai ricevere - aggiunge -, per la dinamica, per il contesto, per il bilancio pesantissimo. Ieri sono stati davvero bravi i soccorritori, perché dovevano salvare il salvabile tra le fiamme. Voglio ancora ribadire il mio grazie ai vigili del fuoco, ai volontari della Protezione civile ed alle forze dell'ordine che hanno condotto la loro attività in condizioni davvero difficili". "Non possiamo assolutamente azzardare ipotesi - ha ripetuto il ministro riguardo alle cause - Tutte sono possibili, io e il Governo abbiamo naturalmente manifestato il cordoglio della nazione italiana ai familiari delle vittime".
Aula del Senato osserva un minuto di silenzio
L'Aula del Senato in apertura dei lavori ha osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'incidente avvenuto a Mestre dove ieri sera un bus è precipitato da un cavalcavia. Il presidente di turno Maurizio Gasparri ha parlato di "immane tragedia" e ha ricordato che ci sono state "21 vittime, feriti anche minori. Siamo tutti molto commossi".
Zaia a Sky TG24: "Tragedia immane"
"Chi fa emergenza e urgenza da 40 annni "mi dice di non aver mai visto una tragedia del genere" ha detto il governatore del Veneto. "Tra i morti - ha ricordato - dei giovanissimi e una neonata di poco più di un anno, una ragazzina adolescente". LEGGI QUI
Vittime Strada, "guardrail appare vecchio e inidoneo"
"Le indagini dovranno accertare le cause che hanno portato all'incidente, ovvero un malore dell'autista o un problema tecnico". E' quanto dichiara l'avvocato Domenico Musicco, presidente della onlus "Associazione Vittime Incidenti Stradali sul Lavoro e Malasanità commentando quanto avvenuto ieri sera a Mestre. "Si deve, tuttavia, già osservare che poco o nulla era stato fatto per prevenirlo - continua Musicco - mi riferisco al guardrail sfondato dal mezzo, che già ad prima vista appare di tipo 'vecchio' e comunque totalmente inidoneo a garantire la sicurezza su un tratto di strada pericoloso come quello. Si tratta infatti di un viadotto di grande percorrenza. Questo aspetto è già sicuramente al vaglio degli inquirenti e sarà oggetto di consulenze". "A dieci anni dalla tragedia di Avellino - conclude il penalista -, dove morirono quaranta persone a bordo di un pullman precipitato dal viadotto Acqualonga, ci troviamo così di nuovo a piangere oltre venti morti per protezioni vecchie e inadeguate".
Cisal, "tragedia che ci lascia attoniti"
"Esprimo vicinanza e profondo cordoglio a nome mio personale e della Cisal alle famiglie delle vittime del grave incidente avvenuto a Mestre, dove un pullman di linea è precipitato da un cavalcavia. Un evento drammatico che ci lascia attoniti. Le parole mancano di fronte a tragedie cosi'". Lo ha detto stamattina il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, intervenendo a Rimini al congresso Snala Cisal, la federazione che rappresenta i lavoratori del gruppo Anas.
La tragedia del bus, un neonato tra le vittime
Tra le 21 vittime che viaggiavano sul bus precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre anche un neonato di pochi mesi, un 12enne ed una ragazza minorenne. Quattro dei 15 feriti sono ricoverati in terapia intensiva. I passeggeri erano turisti ospiti del campeggio 'Hu' di Marghera. Morto anche l'autista del mezzo, l'unica vittima italiana, il quarantenne Alberto Rizzotto. Sotto choc i suoi colleghi: "era esperto", dicono. La procura di Venezia ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla strage. Tra le ipotesi resta quella di un malore del conducente. Le vittime sono state estratte dal pullman. "E' stato un lavoro complicato", spiegano i soccorritori, che parlano di "una tragedia di giovani, salvo qualche adulto". Il pullman era elettrico e le batterie hanno preso fuoco nell'impatto. Si lavora per accertare l'identità dei deceduti. Gli agenti della questura hanno acquisito gli elenchi degli ospiti del campeggio. Quattro morti sono ucraini, secondo quanto informa il ministero degli Esteri di Kiev. Sul pullman viaggiavano persone di diverse nazionalità: oltre agli ucraini, tedeschi (una vittima era originaria della Germania), austriaci, spagnoli.
Locatelli: "Tragedia che ci provoca un dolore enorme"
"Questa tragedia ci provoca un dolore enorme. Posso solo dire una preghiera per le vittime, le famiglie ma anche per le persone che lottano tra la vita e la morte". Lo ha detto la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.
Figliuolo: "Ora pensiero va a familiari vittime"
"Il mio pensiero ora va ai familiari delle vittime, capisco in che condizione di disperazione si trovino in questo momento. Auguro a chi sta in ospedale di guarire presto. Queste sciagure toccano tutti, poi si accerteranno le cause ma ora bisogna stringersi ai familiari e pensare a chi è ferito". Lo ha detto Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione dei territori alluvionati, a Skytg24 nell'ambito delle celebrazioni di Sky 20 anni, a proposito dell'incidente avvenuto ieri sera a Mestre.
118 Veneto, "al lavoro per identificare 14 morti e 4 feriti senza nome"
“Come 118 stiamo cercando di recuperare tutte le informazioni per stabilire l’identità delle vittime. Ci sono ancora 14 morti e 4 feriti ancora senza un nome. Un’attività marginale, certo, di supporto alle Forze dell’Ordine ma necessaria viste le condizioni. Il magistrato questa mattina nominerà un perito incaricato di eseguire il riconoscimento, attraverso impronte dentali e digitali. Un lavoro fatto di concerto con la polizia scientifica”. Paolo Rosi, direttore del 118 Regione Veneto, il giorno dopo la strage di Mestre è stremato. “Ho dormito pochissimo – confida all’Adnkronos – chi fa il mio mestiere di tragedie ne vede tante ma un episodio così straordinario con vittime ustionate, tra cui minori, è davvero straziante. Un bambino di appena 1 anno è morto, un’altra bambina di soli 4 anni è gravissima all’ospedale di Padova. Solo a Treviso una bambina non desta preoccupazioni, a parte qualche frattura. Ma qui è stata l’apocalisse”.
Zaia: "Autista persona stimata, si ipotizza malore"
"Si ipotizza un possibile malore dell'autista. Ho visto personalmente cosa può accadere quando una persona si sente male al volante, e questo potrebbe spiegare l'incidente del pullman". Così il governatore del Veneto Luca Zaia ."Gli inquirenti - ha aggiunto - diranno ciò che è accaduto. L'autista era un giovane, del mio territorio, una persona conosciuta e stimata". Zaia ha riferito che le salme sono tutte all'obitorio di Mestre: "la nostra sanità ha ha organizzato un'accoglienza per i parenti, attivando anche un supporto psicologico".
Incidente pullman Mestre, dalla dinamica alle cause: cosa sappiamo finora
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo su quanto avvenuto ieri sera, quando un bus elettrico ha sfondato il guard rail precipitando per 10 metri prima di prendere fuoco, causando la morte di 21 persone, di cui due bambini. Incerte le cause che hanno portato all’incidente, possibile un malore per l’autista. Ancora ignota l’identità di alcune persone a bordo: per questo la Questura ha acquisito l’elenco degli ospiti presenti al centro “Hu” di Marghera verso cui stava tornando il mezzo. I DETTAGLI
Zaia: "Autista stimato, bus elettrico del 2022"
Era "un pullman elettrico di recente costruzione nel 2022" quello precipitato giù da un cavalcavia provocando la morte di 21 persone e il ferimento di 15. Lo ha detto il Presidente del Veneto, Luca Zaia. E "L'autista - ha aggiunto - è un giovane del mio territorio, una persona conosciuta e stimata". "Lascerei ai tecnici la ricostruzione della dinamica, basandoci sulle testimonianze delle persone in loco, le telecamere di bordo e le videocamere di sorveglianza - ha continuato - . Si ipotizza un possibile malore dell'autista, poichè ho visto personalmente cosa può accadere quando una persona si sente male al volante, il che potrebbe spiegare l'incidente del pullman. Gli inquirenti diranno ciò che è accaduto".
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha proclamato il lutto cittadino
A seguito del grave incidente stradale verificatosi ieria sera a Mestre il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha disposto il lutto cittadino. “Un’immane tragedia ha colpito la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole”.
Brugnaro: "Tragedia senza fine, sarà lutto cittadino"
"Una tragedia senza fine, immane. Non ci sono parole. Una scena apocalittica. Un autobus precipitato da un viadotto che si è incendiato. È uscito completamente di strada. E' volato giù dal ponte. Si può solo immaginare il disastro". Così al QN il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, contattato subito dopo l'incidente. "E' una tragedia immane per la nostra comunità quella che ha colpito la nostra città - aggiunge - E ho subito proclamato il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime". "Ci sono 21 morti accertati e altri 13 feriti, alcuni dei quali gravi. Quattro sono i bambini. Una tragedia, ripeto. Turisti stranieri. Stiamo cercando di identificare le vittime. Ho visto alcuni documenti di queste povere persone. Erano turisti trasportati da un pullman di linea che era stato affittato da un campeggio". ""Non possiamo ancora dire niente sulla dinamica, non riusciamo a capire come possa essere accaduto. E' uscito dritto, c'è il buco. Non riusciamo a capire. soccorsi sono stati immediati. Io sono arrivato subito. E' stata una corsa di solidarietà totale di tutta la città, di tutte le strutture sanitarie della Regione. I feriti più gravi sono stati trasportati con l'elicottero arrivato rapidamente sul posto. Siamo tutti qua. Mai vista una tragedia tanto grave. Siamo tutti qua. C'è anche il Patriarca che sta pregando per queste povere vittime". "Ho ricevuto la chiamata del presidente della Repubblica e della premier Meloni che mi hanno fatto le condoglianze - conclude - Ora bisognerà avvisare i parenti... Sono distrutto, non si trovano le parole".
Zaia: "Penso sarà lutto nazionale"
"Ho fatto issare le bandiere a mezz'asta sugli edifici della regione e ho chiesto anche ai sindaci del Veneto. E' stato proclamato lutto cittadino ma penso che ci stia anche un lutto nazionale. Di fronte a una tragedia come questa, dobbiamo mostrare rispetto per le vittime è fondamentale". Lo ha detto il Presidente del Veneto, Luca Zaia.
Fedriga: "Un pensiero e una preghiera"
"Un pensiero e una preghiera per le vittime tristemente coinvolte nell'incidente a Mestre". Così il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga nelle sue pagine on line sull'incidente d Mestre,