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Funerali ex presidente Napolitano, cerimonia a Montecitorio, poi la sepoltura

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Si sono svolti alla Camera i funerali di Stato laici del presidente emerito della Repubblica, scomparso a 98 anni il 22 settembre. Presenti, tra gli altri, anche il presidente francese Macron e quello tedesco Steinmeier. Tante le persone davanti ai due maxi schermi allestiti in piazza Montecitorio e nell'adiacente piazza Capranica. La salma è stata tumulata nel cimitero acattolico di Roma

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Area intorno alla Camera blindata per i funerali di Napolitano

È blindata la zona attorno alla Camera, dove alle 11.30 prenderanno il via i funerali di Stato laici del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Numerosi agenti delle forze dell'ordine presidiano le strade dell'area, che poco prima della cerimonia verranno chiuse al traffico per l'arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei rappresentanti di Stato esteri. All'interno di Montecitorio è tutto pronto per le esequie civili. I commessi parlamentari della Camera indossano il frac e quelli del Senato la divisa di rappresentanza con guanti e papillon nero. A poco più di un'ora dall'inizio del funerale iniziano ad accomodarsi in Aula i primi partecipanti, fra cui l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, l'ex ministro Roberto Speranza, Gianni Cuperlo, Angelo Bonelli e Luca Barbareschi, ex deputato nonché attore e regista.

Napolitano due volte al Quirinale

Napolitano è stato eletto presidente della Repubblica per la prima volta il 15 maggio 2006 (Nella foto il giorno dell'insediamento). Il 22 marzo 2013  affida a Pier Luigi Bersani (Pd) l’incarico di formare un governo, ma dopo un lungo giro di consultazioni l’esponente dem rinuncia. Napolitano assume allora un’iniziativa inconsueta: nomina una commissione di “10 saggi – esperti e personalità del mondo accademico e politico – che elaborino delle proposte in modo da individuare dei punti di convergenza per un possibile programma condiviso tra le forze politiche. E preannuncia le dimissioni prima della scadenza naturale del suo mandato per procedere il prima possibile all’elezione del suo successore: in quel momento si trova infatti nel cosiddetto "semestre bianco", cioè a meno di 6 mesi dalla scadenza del suo mandato, e non ha il potere di sciogliere le Camere per poter tornare eventualmente alle urne. Ma nelle settimane successive, un ampio schieramento parlamentare chiede a Napolitano la disponibilità a essere rieletto. La proposta viene accettata e il 20 aprile 2013 avviene la rielezione, la prima della storia.

Il giuramento di Napolitano nel 2006

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Palazzo e piazza, la Camera pronta all'ultimo saluto a Napolitano

Le bandiere dell'Italia e dell'Unione europea in Transatlantico 'abbrunate' (con un fiocco nero annodato all'asta) in segno di lutto. I commessi che cominciano a disporsi in Transatlantico, a formare il corridoio d'onore. Tappeti rossi e ringhiere tirate a lucido. Passi veloci e voci bassa tra i corridoi: la Camera è ormai pronta all'ultimo saluto a Giorgio Napolitano. Per la prima volta nella sua storia, l'Aula aprirà le porte per un funerale, sia pure laico e di Stato. Fermento anche in piazza Montecitorio già presidiata dalle forze dell'ordine, oltre che da telecamere e giornalisti ovviamente. Alla spicciolata, oltre un'ora prima dell'inizio dei funerali laici del Presidente emerito, arrivano all'esterno del Palazzo anche i cittadini che potranno seguire le celebrazioni dal maxischermo allestito davanti all'hotel Colonna Palace, e da quello nell'adiacente piazza Capranica.

Morte Napolitano, al caffè Gambrinus di Napoli minuto di silenzio e applausi

Anche lo storico bar di Napoli Caffè Gambrinus ha voluto omaggiare con un minuto di raccoglimento, sfociato poi in un lungo applauso, il presidente emerito Giorgio Napolitano. Napolitano, nato a Monte di Dio, a pochi passi da piazza del Plebiscito e dal caffè fondato nel 1860, era solito fare tappa al bar durante i suoi soggiorni partenopei, sempre accompagnato dalla moglie Clio. VIDEO

D’Alema: "Vidi Napolitano cantare canzoni napoletane assieme a Nino D'Angelo"

Fra i vari ricordi di Napolitano condivisi da D'Alema in un’intervista a La Stampa quello di un Capodanno napoletano a casa dell'architetto Umberto Siola: "Alla fine della cena di fine anno vidi Napolitano cantare canzoni napoletane! Assieme a Nino D'Angelo! Ma anche quella sera restò lui: nella baraonda dei mortaretti si sentivano le 'bombe Maradona' e lui, che aveva fatto una apposita circolare, si chiese: ma saranno regolari? C'era tutto Napolitano: si abbandonò al canto ma si pose il problema della regolarità dei botti".

Napolitano, le tappe di una storia politica lunga 70 anni

L'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è entrato per la prima volta alla Camera nel 1953 e la sua storia politica ha seguito e a tratti segnato le vicende del nostro Paese. LA FOTOGALLERY

Giorgio Napolitano, il presidente dei due mandati

Comunista, migliorista, diessino. Ed europeista. Una vita a sinistra, la sinistra socialista e democratica. Giorgio Napolitano ha sempre guardato al riformismo anche negli anni in cui più forte è stata la contrapposizione sociale e civile in un'Italia politica divisa tra Dc e Pci, divisa da quella cortina di ferro che, seppur solo idealmente, attraversava il nostro Paese. Una lunga carriera politica e istituzionale la sua. Primo ex comunista a essere eletto Presidente della Repubblica italiana. L'editoriale di Pierfrancesco Ferarara

D'Alema: "Napolitano incarnò il nesso tra Pci e democrazia"

Giorgio Napolitano "ha incarnato nella forma più alta il nesso tra il Pci e la democrazia italiana, un nesso che resta una caratteristica originale del nostro Paese. Come disse Togliatti: non siamo mai stati un accampamento cosacco, ma una parte del popolo italiano. Napolitano lo ha dimostrato nella forma più alta: è stato l'unico dirigente del Pci che nella storia nazionale abbia avuto il ruolo più rilevante nello Stato italiano". Massimo D'Alema ricorda così - in un'intervista a La Stampa - la figura del presidente emerito della Repubblica. "La generazione di Napolitano ha vissuto il rapporto con lo stalinismo in modo drammatico. Noi siamo stati fortunati. Il mio legame col Pci - osserva D’Alema - si saldò il giorno in cui ero a Praga: scesi in piazza per protestare contro i carri armati sovietici e arrivò la notizia che il Pci aveva espresso il suo dissenso. Senza quello, non so se sarei rimasto legato a quel partito. Napolitano - rileva - capì prima di altri e l'apporto importantissimo che ha dato a tutti noi è l'esser stato il primo dirigente comunista ad aver avuto una cultura anglosassone, compresa una conoscenza assai avanzata della lingua inglese".

Fini: "Napolitano ha avuto rispetto sacrale per la Costituzione"

"Un uomo molto rigoroso. Che diventava puntiglioso tutte le volte che si trattava di rispettare o di difendere l'equilibrio tra poteri dello Stato. Giorgio Napolitano ha avuto un rispetto sacrale della Costituzione. A differenza di alcuni predecessori, che hanno inciso nella dialettica tra partiti e in certi casi l'hanno determinata, come Scalfaro o prima ancora Cossiga, mai, neanche una volta ho sentito fare al presidente Napolitano considerazioni o anche solo accenni al dibattito politico-partitico in corso allora". Lo dice Gianfranco Fini - in un'intervista al Corriere della Sera - che per cinque dei nove anni di Napolitano al Colle fu presidente della Camera. "Furono anni turbolenti. E lo furono - ricorda Fini - anche per alcune mie scelte politiche, certo. Ma la teoria secondo cui l'allora Capo dello Stato fosse il regista di un complotto per far cadere Berlusconi con la mia complicità non solo è infondata ma anche offensiva. Con falsi racconti degni della spazzatura che continuano a circolare".

Tortorella: "Napolitano presidente di piena fedeltà nella Costituzione"

"Certamente la strada di Napolitano per l’accesso al governo si è dimostrata giusta. Penso che lo stato attuale della sinistra italiana mostri anche l’altro aspetto di quelle posizioni", ha detto l'ex presidente del PCI Aldo Tortorella, a Repubblica, parlando di Giorgio Napolitano. Che Presidente è stato? "Di piena fedeltà nella Costituzione in tempi molto difficili", risponde lo storico dirigente comunista. "Una parte della sinistra non era convinta della sua linea. Neppure io", prosegue, aggiungendo: "Sì, ma io l’ho sempre considerato un sincero combattente per l’idea di sinistra in cui credeva. Da qualche riformista invece ho visto astio verso di lui. Personalmente ho sempre avuto affetto, anche se non ricambiato, per tutti coloro che per cinquant’anni hanno saputo costruire una comunità di rara umanità".

Mancato rispetto del minuti di silenzio per Napolitano, multati 5 club di Serie A e 2 di B

Il mancato rispetto da parte dei propri sostenitori del minuto di silenzio disposto dalla Figc su tutti i campi in memoria del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è costato una multa di 5mila euro ciascuna a cinque società di serie A: Empoli, Verona, Fiorentina, Lazio e Udinese. Lo ha deciso il giudice sportivo di serie A, Gerardo Mastrandrea, nell'ambito dei provvedimenti relativi alla quinta giornata di campionato. Per lo stesso motivo, il giudice di serie B ha multato per 2000 euro il Catanzaro e il Como.

Maxischermo in Sala dei Baroni a Napoli

Per consentire la massima partecipazione della città ai funerali del presidente emerito Giorgio Napolitano, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha disposto l'allestimento di un maxischermo nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino su cui - con il supporto organizzativo degli uffici dell'Area Cultura del Comune di Napoli - verranno diffuse le immagini delle esequie. L'ingresso, libero fino a esaurimenti dei posti, è consentito dalle ore 11.

Il 3 ottobre una commemorazione al Senato

Martedì 3 ottobre i lavori del Senato si apriranno con una commemorazione del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. È quanto deciso ieri in conferenza dei capigruppo.

Papa Francesco in Senato per Napolitano, 21 anni fa Giovanni Paolo II alla Camera

Papa Francesco per la prima volta nella storia della Repubblica ha varcato la soglia di Palazzo Madama. È accaduto il 24 settembre quando il Pontefice è arrivato a sorpresa alla camera ardente di Giorgio Napolitano. In generale si tratta della seconda volta di un Pontefice al Parlamento: il precedente risale al novembre 2002, quando Giovanni Paolo II era andato in visita al Parlamento in seduta congiunta nella sede della Camera dei Deputati. VIDEO

Papa Francesco alla camera ardente di Giorgio Napolitano

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Il ricordo di Walter Veltroni: "In lui senso della Nazione"

"Ho conosciuto Giorgio proprio 50 anni fa - ha raccontato il fondatore del Partito Democratico Walter Veltroni - e abbiamo avuto tante occasioni per discutere. In certi momenti eravamo anche su posizioni diverse poi, a partire dall'inizio di questo millennio e per tutti questi anni fino a questi ultimi mesi, il rapporto tra noi è stato un rapporto molto, molto stretto. Io sentivo e ho sempre sentito in lui ciò che mi piace di più della sinistra, cioè il senso della Nazione, l'Europeismo, il Riformismo, l'apertura al nuovo e al tempo stesso, però, la non cancellazione della propria identità, delle proprie radici, della propria storia". VIDEO

L'amico Ranieri: "Fino all’ultimo ha chiesto di Napoli"

Il rapporto strettissimo con Napoli del Presidente emerito Giorgio Napolitano, spiegato dal suo "figlioccio" politico, concittadino e amico di sempre, Umberto Ranieri, che racconta come abbia chiesto della città fino al loro ultimo incontro.

Alla camera ardente anche Mattarella, Meloni e il Papa

La camera ardente di Napolitano è durata due giorni ed è stata allestita nella sala Caduti di Nassiriya, al Senato. Fra le personalità che sono andate a rendere omaggio al presidente emerito della Repubblica anche il capo di Stato Sergio Mattarella, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Papa Francesco. LE FOTO

Cosa sono i funerali di Stato

I funerali di Stato sono riservati ai presidenti degli organismi costituzionali, agli ex presidenti della Repubblica e agli ex presidenti del Consiglio, ai ministri deceduti durante la loro permanenza in carica nonché alle persone che hanno reso onore alla nazione e alle vittime del terrorismo. Sono regolati dalla legge numero 36 del 7 febbraio 1987, che all'articolo 1 prevede che sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione. A decidere è comunque un ufficio della presidenza del Consiglio che gestisce il cerimoniale di Stato. COME SI SVOLGONO I FINERALI DI STATO

Napolitano sarà tumulato nel cimitero acattolico di Roma

Napolitano sarà tumulato nel cimitero acattolico di Roma. Al termine della cerimonia il corteo funebre raggiungerà il cimitero percorrendo via del Corso, piazza Venezia, via del Teatro Marcello e via Marmorata.

Allestiti due maxischermi

Per i funerali di Stato di Giorgio Napolitano sono stati allestiti due maxi schermi: uno in piazza Montecitorio e l'altro nell'adiacente piazza Capranica.