Monza, confessò falso omicidio sulla scheda elettorale: denunciato

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Un 31enne di Villasanta, lo scorso 25 settembre, aveva scritto sulla scheda elettorale: "Per le forze dell'ordine: ho ammazzato un uomo e sepolto in un cantiere dell'area nord. Dategli una sepoltura cristiana, vi prego". L'uomo ha poi spiegato il suo gesto unicamente con l'intenzione di sollevare un polverone mediatico in quanto deluso dalla politica

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Un 31enne di Villasanta è stato denunciato dalla questura di Monza per autocalunnia, dopo che lo scorso 25 settembre, sulla scheda elettorale, ha confessato un falso omicidio. Al momento dello spoglio infatti, nel seggio elettorale del comune in provincia di Monza, era stata ritrovata la scritta: "Per le forze dell'ordine: ho ammazzato un uomo e sepolto in un cantiere dell'area nord. Dategli una sepoltura cristiana, vi prego". Il 31enne ha spiegato il suo gesto unicamente con l'intenzione di sollevare un polverone mediatico in quanto deluso dalla politica.

Le indagini

Il messaggio sulla scheda elettorale ha ovviamente allertato le forze dell'ordine, scatenando una caccia a un cadavere che di fatto non esisteva. Dopo che i responsabili del seggio hanno avvisato la polizia sono infatti partite le indagini, con i profili di oltre mille votanti verificati per identificare il possibile autore e circa duecento persone chiamate ad eseguire una perizia calligrafica presso la questura di Monza, mentre la polizia scientifica di Milano lavorava sulle impronte digitali. Gli inquirenti si sono inoltre concentrati sul luogo del possibile ritrovamento, individuato in via Fieramosca ma senza tuttavia trovare nulla. Un buco nell'acqua anche la pista indicata da un residente della zona che aveva detto di aver trovato un biglietto, nell'agosto 2022, con scritto "so che hai ucciso un uomo, ti scopriranno", nel corsello dei garage condominiali, che però non aveva conservato.

La confessione

Lavorando per esclusione sulle impronte digitali, gli investigatori della questura brianzola hanno ristretto il numero di sospettati a cinque. Quando il 31enne è stato chiamato per un confronto delle sue impronte, ha confessato di essere stato lui a scrivere quella frase sulla tessera elettorale. "Non riesco più a dormire la notte da quando ho visto il servizio in televisione, l'ho fatto in un momento di rabbia, nessuno è stato ucciso", ha detto. 

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