Ustica, sette documenti della Difesa non sono ancora stati declassificati

Cronaca
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Tutti i documenti del ministero della Difesa sulla strage di Ustica sono stati declassificati e versati all'Archivio di Stato, ad eccezione di 18: 11 sono stati consegnati alla procura di Roma il 28 settembre 2020, 7 restano ancora declassifcati

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Sono passati 43 anni da quel 27 giugno 1980, giorno della strage di Ustica, l'incidente aereo nel quale morirono 81 persone in volo sopra il Mar Tirreno meridionale, vicenda ancora avvolta per gran parte nel mistero. Per quanto riguarda i documenti relativi alla tragedia, si è appurato come tutti siano stati declassificati e versati all'Archivio di Stato, ad eccezione di 18, 11 dei quali consegnati alla procura di Roma il 28 ottobre 2020 e 7 ancora in attesa di nulla osta.

Le precisazioni del Ministero della Difesa

Per quanto riguarda i 7 documenti in questione, precisa il Ministero della Difesa: "La richiesta è stata più volta reiterata a partire dal 2015 per ottenere l'autorizzazione alla declassificazione e al loro relativo versamento". Nota che arriva dopo le dichiarazioni del maresciallo in congedo dell'Aeronautica Militare, Giuseppe Dioguardi, in un'intervista pubblicata da Repubblica in cui parlava di documenti classificati del Sismi che ricostruivano quanto accaduto la notte del 27 giugno 1980 nella disponibilità del ministero.

 

La nota del ministero della Difesa

"Tutti i documenti, di qualsiasi argomento, inerenti la strage di Ustica, in ottemperanza alla direttiva del 22 aprile 2014, nota come "Direttiva per la declassifica e per il versamento straordinario di documenti all'Archivio centrale dello Stato" (cd. direttiva "Renzi") - informa la DIfesa - sono stati declassificati e versati presso l'Archivio centrale dello Stato". A seguito della direttiva, "è stata condotta, nel 2014, una ricognizione degli archivi della Segreteria speciale del Gabinetto del ministero della Difesa, dove sono stati rinvenuti 1967 atti riferiti alla vicenda di Ustica. Documenti che sono stati tutti già versati, nel periodo 2015-2016, ad eccezione di soli 18 documenti": gli 11 consegnati alla procura di Roma più i 7 in attesa di nulla osta dagli enti originatori. "Successivamente - prosegue il ministero - nel corso del 2022, a seguito della ricognizione del "Archivio Lagorio" è stato rinvenuto un unico documento 'non classificato' riferito alla vicenda in questione. Tale documento, che riporta una situazione a caldo dell'evento, redatta a favore del capo di Gabinetto del tempo, è in fase di versamento, che sarà effettuato alla prima data utile".

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