Kata, padre bambina scomparsa a Firenze: "Da indagini solo guai per la famiglia"

Cronaca
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Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di alcuni parenti, il padre della bambina scomparsa lo scorso 10 giugno ha dichiarato: "Vogliono mettere nei guai la nostra famiglia"

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Dopo che la procura di Firenze ha notificato un avviso di garanzia a cinque ex occupanti dell'hotel Astor, luogo dove Kata è scomparso lo scorso 10 giugno, nel quale figurerebbero anche due parenti della famiglia, i genitori della bambina hanno parlato alla stampa. "Vogliono mettere nei guai la nostra famiglia - ha detto il padre di Kata -, non conoscevamo gli altri peruviani e neanche il romeno, non ci hanno mai contattato".

La madre di Kata: "Non cosa pensare di Abel e Marlon"

Nel registro degli indagati ci sarebbero infatti due zii della piccola, il 19enne Marlon Edgar Chicclo, e lo zio materno Abel Alvarez Vasquez, oltre ad altri soggetti di origine peruviana e romena. "Non so cosa pensare di Abel e Marlon - ha detto la madre di Kata, che poi ha confermato le parole del marito - gli altri non li conoscevano, non abbiamo mai avuto contatti con loro". Nel frattempo è partita una raccolta fondi per aiutare nelle ricerche la famiglia.

Le indagini

La procura ha specificato che tre degli indagati sono stati ripresi mentre uscivano dall'albergo proprio quel 10 giugno, con un borsone e due trolley che avrebbero potuto occultare la bambina. Nel corso delle perquisizioni sarebbero state trovate tracce ematiche in due degli appartamenti occupati dagli indagati nell'ex hotel Astor: "La terza stanza nel quale sono state trovate tracce ematiche è quella dei genitori" affermano i legali della famiglia che affermano inoltre: "Abbiamo fornito alle procura altri nomi e altre piste sul caso".

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