Silvio Berlusconi, a breve il testamento potrebbe essere esecutivo

Cronaca

A quanto si apprende, non sono i 230 milioni complessivi che il padre ha chiesto di donare al fratello Paolo, all'amico Marcello Dell'Utri e alla compagna Marta Fascina al centro delle trattative, piuttosto i beni e liquidità da assegnare ai tre figli minori per compensarli della quota meno ingente sul patrimonio complessivo e soprattutto sulla parte societaria

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Il testamento di Silvio Berlusconi, con il quale il fondatore del Biscione ha assegnato ai figli Marina e Pier Silvio la maggioranza dell'impero, dovrebbe essere esecutivo a breve, con l'accettazione delle ultime volontà da parte di tutti gli eredi, quindi anche Barbara, Eleonora e Luigi. I legali sono al lavoro da mesi per arrivare in pochi giorni a limare gli ultimi particolari per un'accettazione piena e non con beneficio di inventario, un'opzione che aprirebbe una pagina lunga e incerta.

I legali al lavoro per trovare un accordo tra i figli

Le fila sono tirate dagli stessi legali che il 5 luglio scorso hanno svolto il ruolo di testimoni per l'apertura del testamento nello studio del notaio Roveda: l'avvocato Luca Fossati per Fininvest e i due figli Marina e Pier Silvio, l'avvocato Carlo Rimini per Barbara, Eleonora e Luigi. A quanto si apprende, non sono i 230 milioni complessivi che il padre ha chiesto di donare al fratello Paolo, all'amico Marcello Dell'Utri e alla compagna Marta Fascina al centro delle trattative, piuttosto i beni e liquidità da assegnare ai tre figli minori per compensarli della quota meno ingente sul patrimonio complessivo e soprattutto sulla parte societaria.

La famiglia durante i funerali dell'ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel Duomo di Milano, 14 giugno 2023.
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Fininvest detiene infatti il 48,6% di Mfe-Mediaset (fino a circa il 50% dei diritti di voto), il 53,3% di Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum. Un tesoro da quasi tre miliardi solo di capitalizzazione di Borsa, con il gruppo televisivo che conserva tra le partecipate anche il 40% di Ei Towers e quasi il 30% della tedesca Prosieben. Lunghi e complessi sono stati i lavori per approfondire la situazione reale su beni mobili e immobili che facevano capo a Silvio Berlusconi, ma in Fininvest non cambia nulla. Con l'amministratore delegato Danilo Pellegrino che diventa anche direttore generale mantenendo tutte le deleghe, così come immutate sono quelle che fanno riferimento alla presidente Marina Berlusconi.

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