Scuola di specializzazione Medicina 2023, Mur assegnazione il 26 settembre: cosa sapere

Cronaca
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Il ministero dell'Università e della Ricerca (Mur) ha spostato al 26 settembre e fino al 5 ottobre la data dello "sviluppo temporale delle fasi ordinarie di scelta, assegnazione e immatricolazione dei candidati" alle scuole di specializzazione di sanità. L'inizio delle attività didattiche rimane invariato il 1 novembre

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Assegnazione: dal 26 settembre al 5 ottobre

 

Cambiano le date per la scelta e l'assegnazione alle scuole di specializzazione di Medicina. Il ministero dell'Università e della Ricerca (Mur) con un decreto del 6 settembre 2023 ha infatti spostato al 26 settembre e fino al 5 ottobre la data dello "sviluppo temporale delle fasi ordinarie di scelta, assegnazione e immatricolazione dei candidati" alle scuole di specializzazione di sanità. Resterà invece invariata al 1° novembre 2023 la data di inizio delle attività didattiche. L'assegnazione dei candidati alle relative scelte sarà pubblicata venerdì 6 ottobre. Una volta pubblicate le assegnazioni, i candidati devono "inderogabilmente, a pena di decadenza, effettuare l'iscrizione alla scuola alla quale è stato assegnato a partire dallo stesso 6 ottobre e fino a venerdì 13 ottobre ore 14:00".

Dal 6 al 16 ottobre le iscrizioni verranno poi comunicate al consorzio Cineca dalle stesse l'Università di assegnazione. A quel punto il Cineca procederà alla pubblicazione degli esiti di immatricolazioni mercoledì 18 ottobre. I risultati saranno visibili sulla pagina riservata di ogni candidato nel sito www.universitaly.it.

 

Contestazioni

"Ennesimo schiaffo in faccia ai giovani medici, considerati solo tappabuchi al bisogno, mentre il loro percorso formativo ancora una volta risulta di poco interesse per le Istituzioni". Sono queste le parole del presidente della Federazione sindacale Cimo-Fesmed in merito alla decisione del ministero dell’Università di far slittare la pubblicazione della ripartizione dei posti disponibili in ciascuna scuola di specializzazione in Medicina. La Federazione chiede di "rinviare anche l’inizio delle attività". Il Presidente della Cimo-Fesmed Guido Quici spiega: "Questi ritardi riducono drasticamente non solo la possibilità di procedere con gli scorrimenti, aumentando quindi il rischio di perdere borse di specializzazione fondamentali per la tenuta futura del Servizio sanitario nazionale, ma rendono pressoché impossibile, per gli specializzandi, organizzare la propria vita. Un giovane medico che dovrà trasferirsi in un’altra città avrà solo poco più di due settimane per trovare un alloggio, tanto per fare un esempio. Posti i ritardi accumulati, chiediamo dunque di rinviare anche l’inizio delle attività".

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