Open to Meraviglia, scomparsa la Venere influencer: inchiesta della Corte dei Conti

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Secondo La Repubblica, la procura della Corte dei Conti del Lazio ipotizza il danno erariale, cioè lo spreco di denaro pubblico. Il ministero del Turismo, interpellato dal quotidiano romano, ha risposto che non ci sono problemi: la Venere “tornerà presto protagonista”

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La procura della Corte dei Conti del Lazio avrebbe avviato un’indagine sulla campagna promozionale del ministero del Turismo “Open to Meraviglia”, con protagonista la Venere di Botticelli che diventa influencer. A dirlo è il quotidiano La Repubblica. Si ipotizza il danno erariale: significa spreco di denaro pubblico. L’accusa arriverebbe dopo gli investimenti compiuti nell’operazione di comunicazione e di promozione turistica, interrotta prima del tempo.

La campagna ferma sui social

La campagna era stata annunciata in primavera e il suo obiettivo era promuovere il turismo italiano. Tuttavia, da circa due mesi la sua attività sui social è scomparsa e non se ne capisce il motivo. L’ultimo post su Instagram risale a oltre due mesi fa, il 27 giugno. Inoltre, è stato cancellato su YouTube lo spot pubblicato in occasione della presentazione. Secondo quanto riportato da Repubblica, questo video era costato 138mila euro: 2mila euro in meno della soglia oltre la quale serve una gara d’appalto pubblica. Da specificare che lo scorso 22 agosto sul profilo YouTube del ministero era comparso uno spot in collaborazione con la Federazione italiana di pallavolo, in cui le atlete indossavano magliette raffiguranti la Venere di Botticelli, protagonista della campagna. Al momento, lo spot ha poche visualizzazioni. Il ministero del Turismo, contattato da Repubblica, ha detto che non ci sono problemi: anzi, ha fatto cenno a una “scelta ponderata” per far arrivare il traffico sul sito Italia.it e ha sottolineato che la Venere “tornerà presto protagonista”.

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Gli investimenti

Come ricorda Il Post, l’investimento complessivo previsto per la campagna era stato di nove milioni di euro. Al centro di “Open to Meraviglia”, come detto, il dipinto di Sandro Botticelli “La nascita di Venere”: Venere è stata ambientata nei luoghi più celebri della Penisola e vestita con abiti associati all’idea comune di italianità. Questa scelta era stata molto discussa e criticata.

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