La vittima, 35 anni, si sarebbe presentato alla porta del vicino, 58 anni, e forse sotto effetto di stupefacenti o alcol lo ha aggredito. A quel punto l'uomo ha preso un coltello e lo ha colpito al torace. È stato lui stesso a chiamare i soccorsi, poi è stato arrestato per omicidio
I carabinieri della Compagnia di Santa Margherita e del Nucleo Investigativo di Genova, hanno arrestato un italiano per omicidio: l'uomo 58 anni, Sergio Frisinghelli, ha accoltellato un vicino di 35, Alessio Grana, al culmine di una lite condominiale. La rissa è accaduta ieri sera, a Santa Margherita Ligure, in via Costamezzana.
La vittima aveva aggredito il suo assassino
Secondo quanto ricostruito, Grana prima di essere ucciso ieri sera avrebbe aggredito il suo assassino. La vittima, secondo quanto riferiscono i militari, presumibilmente in stato di alterazione psicofisica, si era presentato davanti la porta di ingresso di casa del vicino, colpendolo con un bastone nel corso del diverbio. A quel punto il 58enne ha estratto un coltello, colpendolo al torace, poi ha chiamato i soccorsi. Dopo essere stato medicato in ospedale a Lavagna è stato portato in caserma dove, assistito dal suo avvocato Claudio Zadra, è stato interrogato e poi arrestato per omicidio
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"Mi è piombato addosso, non volevo ucciderlo"
"Ho sentito che picchiava alle porte e quando ho aperto la mia mi è piombato in casa. A quel punto ho preso un coltello dall'armadio e l'ho colpito. Non volevo ucciderlo", ha detto ai carabinieri Frisinghelli, artigiano e giardiniere. Assassino e vittima abitavano uno di fronte all'altro negli alloggi in convenzione col Comune. Il ragazzo è stato colpito al secondo piano dell'edificio, è poi scappato e al piano terra dove si è accasciato davanti al portone d'ingresso. Frisinghelli, difeso dall'avvocato Claudio Zadra, è accusato di omicidio volontario. Nelle prossime ore verrà fissato l'interrogatorio. Conosciuto a Santa come una brava persona, era impegnato come volontario nella protezione civile. Aveva anche ricevuto una targa per l'aiuto offerto ai cittadini durante il Covid. Quella di ieri sera non sarebbe stata la prima volta che nel condominio c'erano dissidi. I condomini avrebbero segnalato la vittima più volte alle forze dell'ordine e ai Servizi sociali. Non aveva un lavoro stabile ed era conosciuto in paese come aggressivo e prepotente. "Una situazione invivibile. Ci minacciava e provocava continuamente", hanno detto i vicini.