Terme Cretone, il padre del bimbo risucchiato dallo scarico: “Lo tiravo per le braccia"

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Parla il padre del bambino morto dopo essere stato inghiottito dallo scarico della piscina a Palombara Sabina. "Non riuscivo a strapparlo a quel vortice", ha raccontato l'uomo. Sulla vicenda, su cui emergono ancora molti interrogativi, indaga la Procura di Tivoli. Lunedì sarà effettuata l'autopsia

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Ha cercato disperatamente di salvare il figlio tenendolo per le braccia, mentre lo scarico della piscina lo risucchiava fino al torace. Una scena straziante quella vissuta dal padre del bambino di 8 anni morto dopo essere stato inghiottito dal condotto di deflusso della piscina alle Terme di Cretone a Palombara Sabina. “L’acqua era torbida, non vedevo nulla, lo tiravo per le braccia ma non riuscivo a strapparlo a quel vortice”, ha raccontato l’uomo, come riporta il Corriere della Sera. Nel frattempo, è stata fissata a lunedì 21 agosto l'autopsia del bimbo. In base a quanto si apprende, l'attività peritale verrà effettuata all'istituto di medicina legale del policlinico Umberto I di Roma.

La testimonianza del padre

Il papà del piccolo è stato il primo a tuffarsi in piscina per cercare di salvare il figlio, dopo che la sorellina aveva detto di non riuscire a trovarlo. “Ho provato a salvarlo”, spiega l’uomo che, due anni fa, si era trasferito in Italia dalla città russa di Vladivostok insieme alla famiglia in cerca di una nuova vita, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. “Ci siamo buttati in cinque - ha raccontato un altro testimone intervenuto per soccorrere il piccolo – il padre del bambino era esausto ma non riuscivamo a estrarlo. Ho le braccia piene di tagli, abbiamo provato per un’ora”. A recuperare il corpo sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno smontato la conduttura.

Carabinieri e Vigili del Fuoco alle Terme Sabine di Cretone, dove un bambino è deceduto in una piscina, Palombara Sabina (Roma), 17 agosto 2023. ANSA/ANGELO CARCONI

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Le indagini

La Procura di Tivoli guidata da Francesco Menditto indaga sulla vicenda, su cui emergono ancora molti interrogativi. È stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti, mentre l’impianto è stato messo sotto sequestro. I carabinieri nel frattempo hanno già avviato le ispezioni per verificare eventuali carenze a livello di sicurezza. La prima questione su cui gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza è se il canale dello scarico avesse o meno una grata di protezione. Secondo i primi sopralluoghi effettuati dai militari e dall’Asl, la griglia non era presente. Emerge anche un altro tassello dell’inchiesta, che riguarda la presenza dei bagnini a bordo piscina e le procedure di sicurezza che prevedono il controllo degli impianti prima dell’avvio del sistema di pulizia, segnalato attraverso gli altoparlanti. Secondo alcuni testimoni, sarebbe trascorso pochissimo tempo tra gli avvisi vocali che invitavano gli ospiti a uscire dall’acqua e le grida di aiuto del piccolo. Tramite i video della struttura, i carabinieri potranno accertare se il bambino sia rimasto in acqua anche dopo gli annunci o se vi sia caduto. 

 

Il precedente

Nel 2021 si era verificato un altro incidente nella struttura di Palombara Sabina, dove un bambino di 8 anni aveva rischiato di morire in una delle vasche, non per colpa dello scarico. A salvarlo era stato Michele Maiellari, uno pneumologo dell'ospedale di Acquaviva delle Fonti. Il piccolo, esanime e cianotico, era stato recuperato dai bagnini e il medico lo salvò con un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca a bordo piscina. "Non so dire se qualcosa non ha funzionato – ha commentato Maiellari riferendosi alla tragedia, come riporta il Corriere della Sera - Certo è che due anni fa trovai il bambino esanime già sul bordo piscina. Ma ricordo che quella sera fu dato un avvertimento sonoro, un avviso a tutto volume, perché dovevano pulire le piscine e quindi le vasche dovevano essere svuotate. Furono chiari con gli altoparlanti, e per due volte: il primo avviso con largo anticipo per segnalare l'inizio prossimo delle operazioni, il secondo subito prima lo svuotamento delle vasche. Per cui abbiamo dovuto tutti allontanarci dalle piscine intorno alle quali, per queste operazioni, non deve esserci nessuno. E fu controllato che tutti fossero fuori dalla piscina. Per cui resto senza parole".

Carabinieri e Vigili del Fuoco alle Terme Sabine di Cretone dove un bambino  e' deceduto in una piscina, Palombara Sabina (Roma), 17 agosto 2023. ANSA/ANGELO CARCONI

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