I ristoratori: "Notate molte disdette dopo quello che è succeso domenica". Il sindaco: "Possibile visitare tranquillamente la zona sia in treno che in autostrada, poiché solo una parte del territorio è stata colpita da questo evento eccezionale"
A Bardonecchia si sta lavorando incessantemente per tornare alla normalità dopo che, domenica sera, una colata di fango scesa dalla montagna ha invaso improvvisamente il torrente Frejus. Da ieri, non ci sono più sfollati in paese, e centinaia di persone, tra cui molti volontari, stanno lavorando instancabilmente per ripulire le strade da fango e detriti.
L'appello del sindaco
"Miriamo a completare il ripristino di tutto entro la fine della settimana", avverte la sindaca del Comune intervistata da La Stampa, la quale ha notato un incremento della popolazione da 3.000 residenti a oltre 40.000 durante questo periodo. "Voglio rassicurare tutti sul fatto che è possibile visitare tranquillamente la zona sia in treno che in autostrada, poiché solo una parte del territorio è stata colpita da questo evento eccezionale".
Infatti, nella via centrale Medail, solitamente riservata ai pedoni ma aperta al traffico per necessità, si possono ancora vedere turisti e visitatori, nonostante la polvere sollevata dalle raffiche di vento. Tuttavia, Denis Catania, proprietario del ristorante "Caropepe" situato nel cuore del centro, è chiaro riguardo alla situazione e dice sempre a La Stampa: "Dopo l'incidente della scorsa sera, ho ricevuto numerose cancellazioni e le prenotazioni sono scese da 96 a 40, poiché molti ospiti hanno deciso di andarsene. Nel complesso, prevedo una riduzione del 40% per i prossimi giorni".